Monthly Archives: maggio 2015

Apologia dello stereotipo

Stereotipo. Ancora una volta: stereotipo. Che riecheggi nella testa, che si dica ad alta voce: stereotipo. Cosa viene in mente? Su questo ognuno può avere un pensiero differente, ma a dispetto delle diverse opinioni oggi si vuol dimostrare come forse occorra fare delle distinzioni a riguardo e perché lo stereotipo non sia poi maligno e, anzi, in alcuni casi utile, se non necessario. Ci si rende conto di dover procedere con guanti, pinze, maschera, tuta hazmat e piedi doppiamente rinforzati di piombo quando si parla di tali questioni (anche perché qui le code di paglia, e non solo, prendono fuoco che è una meraviglia) ma andiamo avanti con la prima cosa che il liceo classico insegna a guardare: l’etimologia. “Sτερεός” significa “duro, rigido”, mentre “τύπος” sta per “forma, figura”. Continua a leggere

Possiamo ancora chiamarla Caput Mundi

Sono un tipo a cui piace molto viaggiare. Girare il mondo, e in particolare l’Europa, è uno dei miei sogni nel cassetto: le varie capitali, le città di mare, i borghi dell’entroterra, le località di montagna sono tutti luoghi ambiti da chi è attratto dal diverso e dal multiforme e ha sete di conoscenza. Spesso mi capita di ripetere a me stesso che devo viaggiare e uscire dal mio “territorio”, perché voglio conoscere differenti culture e stili di vita. Spero di riuscirci in un futuro più o meno prossimo.

Eppure sento di poter dire di essere, al pari di voi, più fortunato degli altri. Questo perché viviamo in una città che il mondo intero brama di  visitare  e  conoscere:  Roma,  una città  dalle caratteristiche non rare, ma uniche. Continua a leggere

Antiche forme d’arte… marziale

Questo mese, quando il nostro (BEL!) Direttore è venuto ad intimarmi incoraggiarmi a scrivere un articolo, ha aggiunto una postilla interessante: “Davide – mi ha detto- se scrivi ancora di film o fumetti io ti calcioroto”. Certo, non ha usato queste precise parole, né alcun tipo di allusione a una qualsiasi forma di violenza fisica, ma sono abbastanza sicuro che la sostanza fosse questa. Dunque, ritiratomi nella mia stanzetta a meno di un giorno dal limite per consegnarlo, mi sono chiesto: “Mmm, di cosa mai potrò parlare, ordunque?”. La risposta è arrivata insieme al puzzo di morte e di antica cultura cinese che si sollevava dalle mie scarpe da ginnastica: Gong Fu.  Continua a leggere

Morandi al Vittoriano: una pittura sorprendente

La mostra tenuta al Vittoriano dispone le opere di Giorgio Morandi seguendo sia la sua vita, sia le tecniche usate, quindi sarà necessario accostare la biografia e la crescita del pittore alla descrizione delle zone della mostra. L’organizzazione dell’evento è stato affidato a Maria Cristina Bandera, direttrice della fondazione Longhi e specialista di Morandi, che già aveva allestito diverse mostre sul pittore bolognese tra cui anche quella al Metropolitan Museum di New York. L’esposizione ha come obbiettivo la prosecuzione di un percorso sull’arte italiana del ventesimo secolo, iniziato nel 2012 con Renato Guttuso e passato attraverso la mostra tenutasi nel 2013, dedicata a Cézanne e ai pittori italiani influenzati dal padre dell’Impressionismo, e quella del 2014 su Sironi. Continua a leggere

“Chewie, we’re home” e il web impazzisce

Meno di una settimana fa è uscito il secondo trailer del film “Star Wars VIII: The Force Awakens” che ha riscosso molto interesse tra tutti i fan di Star Wars e tra chiunque abbia una connessione Internet, a causa della grande risonanza mediatica che ha avuto. “Chewie, we’re home” e tutti i fan hanno pianto, riso, hanno saltato, esultato e affollato il web. Se c’è una cosa che sulla rete effettivamente riesce a stare dietro ai gattini e ai nudi femminili, questo è Star Wars, e in generale, la filmografia a tripla “A”, ovvero quei film che stanno a cuore sia ai fan, sia ai critici di tutto il mondo. Continua a leggere

David O. Russel: l’apparenza inganna

David O. Russel è uno dei registi più presenti nelle cerimonie dei premi Oscar degli ultimi anni, infatti vanta tre nomination come miglior regista. Da dietro la cinepresa ha dato prova di una regia meticolosa e organizzata, non sempre “eccessivamente perfetta” come richiede il modello standard Hollywoodiano, ma che sicuramente è notevole, per una capacità di scrittura indubbia e per un attento uso della musica, con una grande attenzione per le colonne sonore. Continua a leggere

Il significato filosofico di Matrix – Parte 2

Se il primo film della trilogia di Matrix si mantiene abbastanza vicino al nostro mondo – e per questo è stato molto apprezzato – gli altri due sono decisamente più visionari, nel bene e nel male.

Non ho nessuna intenzione di impelagarmi troppo a lungo nelle critiche piovute su questi film. Vorrei solo far notare come gli effetti speciali, le scene di combattimento, le musiche, le ambientazioni e gli eventi sembrino stemperati in maniera un po’ “classica”, da film d’azione tout court. Il che ha tutta l’aria di essere un espediente, visto che la trama si allontana (e di molto) dalla realtà che ci è familiare: un film ancora più alienante, criptico e visionario di quello che è stato prodotto avrebbe fatto perdere ai due sequel la grande capacità comunicativa verso il pubblico di tutte le fasce… e i sostanziosi incassi che gentilmente fornisce. Il prezzo da pagare è una generale perdita di contenuti a favore dell’azione. Nei momenti decisivi, in ogni caso, continuano ad esserci quelle “vette di pensiero” dalla profondità abissale che sono il vero spirito di Matrix, ed è appunto su queste vette che vorrei focalizzare l’attenzione.

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