Yes she can
Nata nel Bronx, Ispanica, Portoricana, Afro-Americana, democratica, progressista e
Nata nel Bronx, Ispanica, Portoricana, Afro-Americana, democratica, progressista e
Il 15 febbraio l’ambasciatore francese Christian Masset ha ripreso regolarmente le sue funzioni a Palazzo Farnese, dopo un’assenza che ricordava l’angosciosa partenza del 1940 dell’ambasciatore François-Poncet da Roma, conseguente alla Continua a leggere
Non democratica, probabilmente anticostituzionale, simbolo di una politica che accetta qualsiasi rifugio pur di non lasciarsi sfuggire una manciata di voti. Insomma, apparentemente questa piattaforma Rousseau non sembra poi così male. Ma non vi preoccupate, in realtà è molto peggio. La piattaforma, concepita nella mente di Gianroberto Casaleggio, faceva parte di Continua a leggere
Il 3 marzo scorso 1.582.083 persone si sono recate a votare per eleggere il segretario del Partito Democratico. Si è votato in oltre settemila seggi, in Italia ed in tutti i continenti – tranne l’Antartide; i candidati erano Roberto Giachetti, Maurizio Martina e Nicola Zingaretti, “mozioni” per tre PD diversi:
Nel 1970 in Cile il leader del partito socialista Salvador Allende vince le elezioni presidenziali guidando una coalizione di sinistra chiamata “Unidad Popular”. Allende persegue una politica di grandi riforme sociali ed economiche per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori cileni. Nazionalizza diverse aziende e le miniere di rame del paese che rappresentavano una delle Continua a leggere
Quasi due anni fa è uscito nelle sale cinematografiche il film di Francesco Bruni dal titolo “Tutto quello che vuoi”. E’ la storia tenera e bellissima di un vecchio poeta, magistralmente interpretato da Giuliano Montaldo. La vicenda è ambientata a Monteverde Vecchio ovvero nel quartiere dove oggi abito . Alla domanda “quando si scrivono poesie?”, il protagonista del film risponde:“le poesie si scrivono quando non si sa dove mettere l’amore”. Continua a leggere
Il femminismo è visto dai più in maniera negativa o come qualcosa appartenente al passato, non più attuale, sia da uomini che da donne. Non capendo il motivo di quest’ostilità nei confronti del movimento, ho deciso di approfondire la questione e queste sono le mie conclusioni: da una parte non si sa esattamente cosa sia il femminismo, dall’altra si pensa che le femministe lottino inutilmente per qualcosa che hanno già raggiunto; quest’odio/paura esiste da sempre nell’immaginario comune, fino all’estremismo di Pat Robertson, politico cristiano e tele-evangelista, che negli anni ’90 lo definì come un “movimento politico socialista, anti-famiglia, che incoraggia le donne a lasciare il marito, ad uccidere i figli, a praticare la stregoneria, a distruggere il capitalismo e a diventare lesbiche”. Continua a leggere