Monthly Archives: gennaio 2015

Editoriali Gennaio 2015

“Chiudere tutti i covi fascisti – Emilio Resisti”. E’ con questo striscione che si è aperto il corteo nazionale Antifascista del 24 Gennaio a Cremona. In testa al corteo i familiari, seguiti da compagni e compagne da parte di tutta Italia, solidali con il ragazzo aggredito. Per coloro che lo ignorassero, il 18 gennaio verso le 18 é stato attaccato il CSA Dordoni a Cremona: cinquanta fascisti di Casapound hanno assaltato il luogo di collettività e hanno aggredito Emilio, un militante cremonese, approfittando del fatto che fosse caduto a terra. E’ stato colpito al volto con una spranga. La polizia é diventata complice dell’azione fascista, poiché ha lasciato in libera circolazione tali aggressori, chiedendo solo i dati personali e non fermando nessuno in questura. Emilio è in coma da quello stesso giorno, la mattina del corteo é stato svegliato, ha risposto positivamente e poi è stato nuovamente sedato.

Il 24 Gennaio a Cremona sono arrivati treni da Brescia, Milano, Mantova e molte altre città. Cremona quella mattina era una città immobile, negozi chiusi, servizi autobus bloccati, grandissimi schieramenti della polizia nei pressi di Porta Venezia. Il corteo è partito alle 13. Si è diretto verso la sede di Casapound, luogo da cui partono numerosi attacchi squadristi da ormai troppo tempo, a danno di moltissimi studenti e attivisti politici. E’ stato poi inevitabile il danneggiamento di banche e del comando della Polizia Locale, poiché il corteo era di tali dimensioni da non poter essere del tutto controllato. Ma inevitabile specialmente perché la rabbia era tanta e la giustizia lontana.

E allora dopo tutto quello che è successo mi viene da riprendere una sola frase e condividerla qui con voi: “dover giustificare l’antifascismo è una delle più grandi sconfitte culturali e politiche della nostra generazione”.

EMILIO RESISTI.

 ALICE SAGRATI

 


 

In pochi si aspettavano che venisse tanta gente alla notte bianca del Liceo Classico: un pubblico numeroso ha assistito alle iniziative (noi direttori abbiamo dovuto dire addio alle corde vocali per presentare il giornale e il sito a tutti quelli che erano interessati), il cibo è finito assai presto, e quel che più conta, si respirava un bel po’ di entusiasmo. Tuttavia, lo scopo che si prefiggeva quest’evento era di far ricredere coloro che si sentono così intelligenti da disprezzare il Liceo Classico, e di attirare la “maggioranza disinteressata” della gente. Invece, quello che abbiamo fatto è stato suscitare un interesse ancora più grande in persone che erano già interessate al Liceo Classico: la maggioranza degli esterni, infatti, era composta da ragazzi delle medie in cerca della loro futura scuola, e dai loro genitori. La notte bianca è stata un successo, ma se davvero vogliamo che il Liceo Classico, in futuro, non sia spazzato via dagli ignoranti, dovremo dare un senso, nella nostra vita, a quello che abbiamo imparato qui, e soprattutto a come abbiamo imparato a pensare. Solo se sapremo portare la nostra cultura nel mondo “da uomini”, e non da polverosi accademici, e solo se ci crederemo, ce la potremo fare.

Vi auguro buona lettura, con la speranza che i recenti attentati a Charlie Hebdo possano farci assaporare ancora di più, nel nostro piccolo, la libertà di questo giornale.

 ALESSANDRO VIGEZZI

Annunci Gennaio 2015

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 ALESSANDRO VIGEZZI

 

Tutti i venerdì in radio c’è una novità: Manaradio, la trasmissione gestita interamente dagli studenti del Manara!

Per ascoltarla sintonizzati il venerdì sera dalle 19 alle 20 su Elleradio, frequenza 88.100 FM, oppure vai su www.elleradio.it e ascoltala online o sull’app per smartphone “Elle Radio”.
E non dimenticare di votare sia il Manara su www.highschoolradio.it nella categoria “Migliore trasmissione” che i tuoi compagni nelle categorie singole!
In più, se oltre ad ascoltare e basta vuoi prendere parte a questo progetto, faccelo sapere!
Per informazioni puoi rivolgerti a Francesco Passaretti, I B.

 FRANCESCO PASSARETTI

La tomba di Lawrence

Questo articolo parla dell’Isis, dei recenti attentati e del terrorismo islamico. Rivelerò alla fine, se non l’avete già capito, chi sia Lawrence. Lo so, dal titolo più che un articolo sembra un racconto, ma non è detto che sia un male: perché è un po’ come un racconto che vorrei farlo iniziare. Cercherò infatti di immedesimarmi nel fascino che l’estremismo islamico ha esercitato negli Occidentali che l’hanno abbracciato, e di vedere il mondo nelle maniera più vicina possibile alla loro. Quindi, ad esempio, userò  la parola “religione”, anche se dopo  spiegherò come quella che abbracciano non sia una vera religione. Verranno così alla luce molti aspetti oscuri di ciò che sta accadendo. Compreso il nostro, negativo contributo. Ecco il racconto. Continua a leggere

E’ giusto porre limiti alla libertà di espressione?

Tutti noi sappiamo quello che è successo, qualche giorno fa, a Parigi: il 7 gennaio 2015 attorno alle ore 11:30, un commando di due uomini armati con fucili d’assalto è penetrato nella sede del giornale Charlie Hebdo durante la riunione settimanale della redazione, compiendo una vera e propria strage. Dodici in tutto i morti (tra cui il direttore, vari collaboratori, due poliziotti), oltre a numerosi feriti. L’assalto è avvenuto per punire la redazione di aver pubblicato alcune vignette satiriche, ritenute offensive nei confronti della religione islamica. Continua a leggere

Da Ventotene a oggi: il sogno di Spinelli

Scontata nei carceri di Milano, Lucca, Viterbo e Civitavecchia la pena cui era stato condannato dal regime fascista per attività di opposizione politica, e trascorsi due anni di confino nell’isola di Ponza, nel giugno del 1939 l’intellettuale e politico romano Altiero Spinelli venne trasferito nella vicina Ventotene. È qui che, grazie al contatto con altri esponenti dell’antifascismo di sinistra, in particolare con il giellista Ernesto Rossi, all’evolversi del contesto bellico, a nuove letture e ad un approfondimento filosofico già avviato negli anni precedenti, egli compì la sua definitiva maturazione politica che, da iniziali posizioni comuniste, lo sospinse verso un socialismo liberale arricchito dal lungimirante progetto di creazione di una Federazione europea. Continua a leggere

Perché il Liceo Classico è sempre una scelta giusta

Fra 30 anni ai nostri figli diremo questo:  “Figliolo, io so che in greco c’è un qualcosa che si chiama Aoristo. Non mi ricordo neppure come si coniuga, eppure mi serve sempre”. Ecco, oggi è proprio questo che manca troppo spesso a noi studenti, specie a noi più grandi: l’intrinseca consapevolezza di aver fatto la scelta più giusta, quella che apre davvero infinite vie. Perché, in effetti, questo è il Liceo Classico, e non è un caso che sia sempre stato considerato il migliore degli indirizzi possibili una volta ottenuta la Licenza Media.  Continua a leggere

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