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La grande bellezza del Liceo Classico

Alcune considerazioni al quinto anno dell’indirizzo scolastico più prestigioso e criticato di tutti: qual è la vera importanza delle materie umanistiche?

È ora di guardare indietro. È ora di provare nostalgia. Dopo cinque anni passati fra le mura e i banchi di questa scuola si è infine conclusa una meravigliosa avventura di studio e di vita, animata dalle bizzarrie e dall’estro dei nostri compagni e professori, fra materie dure e appassionanti, momenti di allegria e attimi di aspettativa. Manca solo la maturità: poi si spalancheranno i cancelli dell’ignoto. È incredibile come, di cinque anni vissuti così intensamente, Continua a leggere

Canto di cigno

Siamo onesti, tirare le fila di un periodo come cinque anni non è semplice. Se questi anni sono poi quelli del liceo, la cosa si fa tragica. Li ho sentiti chiamare in molti modi, “I migliori anni della tua vita”, “il tempo della spensieratezza” (seh….), “gli anni che non dimenticherai mai”. Non li dimenticheremo, è vero. Ognuno recherà con sé istantanee diverse di questo tempo, foto sbiadite che si cerca disperatamente di distinguere, immagini buffe, attimi di pura leggerezza, momenti di nostalgia. Continua a leggere

Addio al liceo

Sono stati cinque anni lunghi e pieni, animati dalle bizzarrie e dall’estro dei nostri compagni e professori, e conditi dai loro colpi di genio ed eventuali strafalcioni bipartisan.

Il nostro pane quotidiano sono state clamorose rimonte notturne prima dei compiti in classe, di tale portata da far impallidire l’orgoglio di Nibali, improvvisazioni di argomenti affatto complessi di fronte alle quali i migliori musicisti jazz, sconsolati, appendono i loro strumenti al chiodo, pianificazioni strategiche di futuri programmi di studio alternate a più realistici momenti di ozi di Capua, stravaccati sul divano, da causare la disfatta di almeno una dozzina di Annibali. Continua a leggere

Editoriali dei Redattori

Care lettrici, cari lettori

Chi vi parla è un redattore della Lucciola giunto alla fine dell’ultimo anno tra i banchi di questo liceo e anche all’ultimo articolo di questo ultimo numero della Lucciola 2015/2016. Ciò che mi spinge ad aggiungere un editoriale ulteriore a quello dei direttori è la volontà di esprimere personalmente quanto sia importante per il liceo Manara avere un giornale d’Istituto, e per ogni studente che collabora sentire di far parte di un progetto collettivo, Continua a leggere

Editoriali Gennaio 2015

“Chiudere tutti i covi fascisti – Emilio Resisti”. E’ con questo striscione che si è aperto il corteo nazionale Antifascista del 24 Gennaio a Cremona. In testa al corteo i familiari, seguiti da compagni e compagne da parte di tutta Italia, solidali con il ragazzo aggredito. Per coloro che lo ignorassero, il 18 gennaio verso le 18 é stato attaccato il CSA Dordoni a Cremona: cinquanta fascisti di Casapound hanno assaltato il luogo di collettività e hanno aggredito Emilio, un militante cremonese, approfittando del fatto che fosse caduto a terra. E’ stato colpito al volto con una spranga. La polizia é diventata complice dell’azione fascista, poiché ha lasciato in libera circolazione tali aggressori, chiedendo solo i dati personali e non fermando nessuno in questura. Emilio è in coma da quello stesso giorno, la mattina del corteo é stato svegliato, ha risposto positivamente e poi è stato nuovamente sedato.

Il 24 Gennaio a Cremona sono arrivati treni da Brescia, Milano, Mantova e molte altre città. Cremona quella mattina era una città immobile, negozi chiusi, servizi autobus bloccati, grandissimi schieramenti della polizia nei pressi di Porta Venezia. Il corteo è partito alle 13. Si è diretto verso la sede di Casapound, luogo da cui partono numerosi attacchi squadristi da ormai troppo tempo, a danno di moltissimi studenti e attivisti politici. E’ stato poi inevitabile il danneggiamento di banche e del comando della Polizia Locale, poiché il corteo era di tali dimensioni da non poter essere del tutto controllato. Ma inevitabile specialmente perché la rabbia era tanta e la giustizia lontana.

E allora dopo tutto quello che è successo mi viene da riprendere una sola frase e condividerla qui con voi: “dover giustificare l’antifascismo è una delle più grandi sconfitte culturali e politiche della nostra generazione”.

EMILIO RESISTI.

 ALICE SAGRATI

 


 

In pochi si aspettavano che venisse tanta gente alla notte bianca del Liceo Classico: un pubblico numeroso ha assistito alle iniziative (noi direttori abbiamo dovuto dire addio alle corde vocali per presentare il giornale e il sito a tutti quelli che erano interessati), il cibo è finito assai presto, e quel che più conta, si respirava un bel po’ di entusiasmo. Tuttavia, lo scopo che si prefiggeva quest’evento era di far ricredere coloro che si sentono così intelligenti da disprezzare il Liceo Classico, e di attirare la “maggioranza disinteressata” della gente. Invece, quello che abbiamo fatto è stato suscitare un interesse ancora più grande in persone che erano già interessate al Liceo Classico: la maggioranza degli esterni, infatti, era composta da ragazzi delle medie in cerca della loro futura scuola, e dai loro genitori. La notte bianca è stata un successo, ma se davvero vogliamo che il Liceo Classico, in futuro, non sia spazzato via dagli ignoranti, dovremo dare un senso, nella nostra vita, a quello che abbiamo imparato qui, e soprattutto a come abbiamo imparato a pensare. Solo se sapremo portare la nostra cultura nel mondo “da uomini”, e non da polverosi accademici, e solo se ci crederemo, ce la potremo fare.

Vi auguro buona lettura, con la speranza che i recenti attentati a Charlie Hebdo possano farci assaporare ancora di più, nel nostro piccolo, la libertà di questo giornale.

 ALESSANDRO VIGEZZI

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