Monthly Archives: novembre 2019

Questione di libertà

Siamo a scuola, litighiamo per l’ultimo pacchetto di croccantelle, ci infuriamo se non veniamo ascoltati e sicuramente facciamo bene. A tremila chilometri da qui un popolo sta venendo nuovamente privato della sua libertà, le “garanzie democratiche” che per fortuna noi abbiamo, a Rojava se le sognano. Una Regione -quella di Rojava- che si era dichiarata autonoma de facto nel 2012 durante la guerra civile siriana, un conflitto che ha attivato, oltre alle forze dell’ “opposizione” ed alle forze curde, anche i fondamentalisti dell’ISIS. Continua a leggere

Manara alla Consulta

Anche quest’anno, come ogni anno, siete chiamati ad eleggere i vostri rappresentanti e anche quest’anno il vostro giornale preferito in assoluto vuole che siate informati al meglio per poter scegliere il candidato che preferite. Purtroppo però sempre quest’anno l’etereo Miur (Ministero degli Innocui Untori di Roma) non ha ancora fissato le date per le elezioni dei rappresentanti al Consiglio d’Istituto e perciò eccoci qui, sempre sul pezzo, con i candidati alla Consulta Provinciale degli Studenti.

Continua a leggere

Prospettiva Europa

Quanti nomi di Commissari europei attuali conosciamo? Siamo onesti. Praticamente nessuno. Eppure è indiscussa la grande influenza che queste persone hanno e avranno sulle nostre vite.
Questa impossibilità di identificarsi in istituzioni percepite come distanti è senza dubbio una delle più grandi debolezze della costruzione europea, di cui, per una sottile forma di cinismo, i più preferiscono sottolineare note dolenti o incoerenze rispetto ad i ben più efficaci risultati.

Continua a leggere

Scaricabarile (di petrolio)

elle prime ore del 14 settembre una serie di missili hanno colpito due impianti di lavorazione del petrolio greggio in Arabia Saudita: Abquaiq e Khourais, provocando danni immensi. Al sorgere del sole, il prezzo del petrolio Brent è salito del 20%, per poi scendere di nuovo a $64, solo $1 in più rispetto alla settimana precedente all’attacco. Aramco, la gigante compagnia petrolifera di proprietà dell’Arabia Saudita, è infatti riuscita già dal 17 settembre a riprendere la lavorazione di 2 milioni di barili al giorno ed oggi ha completamente ripristinato la sua regolare produzione di petrolio. Ma l’attacco rimane un affronto significativo al regno saudita del principe Mohammed bin Salman.

Continua a leggere

« Vecchi articoli