Monthly Archives: gennaio 2018

L’altra Roma

Quando dici “prendo il trenino e vado a Ostia”, già percepisci quest’ultima come lontana, a sé rispetto a Roma: in quei  trenta minuti di viaggio c’è tutta la distanza, non solo fisica ma anche ideologica, tra la capitale e, a ben vedere, null’altro che una sua frazione. L’aria che respiri lì, oggi, è una brezza lieve intrisa di fredda desolazione, come se negli sguardi, nei gesti e nei vicoli si celasse un non detto, un che d’inenarrabile che, a tratti, mette a disagio.

È difficile  ricomporre i pezzi, dopo la nostra irruzione a Ostia, perché il campionario umano in loco è quantomai eterogeneo, lungi dal  manicheismo spicciolo che ne fa un coacervo di soli interessi di parte. Continua a leggere

Editoriali dei direttori

Ogni volta che inizio il nuovo anno ho sempre diecimila propositi e aspettative nuove, che prontamente decadono dopo nemmeno due settimane. Ho rinunciato a fare programmi, tanto so come va a finire. E ai desideri al chiaro di luna, o alle monetine gettate nella fontana non credo poi così tanto, Continua a leggere

Addestramento popolare

Lo scorso 5 novembre si sono svolte le elezioni regionali in Sicilia, valevoli per la nomina del nuovo Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, in una circostanza che è stata più volte banalmente indicata come un “laboratorio” delle politiche a  livello nazionale, sia per l’importanza del contesto – basti pensare ai suoi abitanti, circa 5 milioni, o agli ampi poteri che il “parlamento siciliano” possiede in virtù dello statuto speciale – che per vicinanza temporale con le elezioni governative. La destra, unita in un’inedita coalizione tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, ha sconfitto con ampio scarto i pentastellati del M5S, dopo aver annientato un Pd già compromesso in partenza e che ormai appare essere inconsistente sia per quanto riguarda la percezione comune sia per il suo peso politico effettivo. E mentre l’imperterrito maratoneta Mentana incalzava di interrogativi il presidente neo- eletto Musumeci, le elezioni volgevano al termine anche in un’altra città. O forse dovrei dire municipio? O frazione? A ogni modo ognuna di queste definizioni sembra essere sproporzionata  per Ostia, Continua a leggere

Buon compleanno Costituzione

L’ho letta attentamente, possiamo firmare con sicura coscienza.

Queste le parole che il capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola rivolge al Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi il pomeriggio del 27 dicembre 1947, mentre, entrando dalla Sala degli Specchi nella Sala della Biblioteca di Palazzo Giustiniani, si accingono a ratificare la Carta Costituzionale della neonata Repubblica  Italiana. Continua a leggere

La-vo-ro, Il paradigma della politica

Il lavoro è senza dubbio l’attività che ha influenzato maggiormente non solo la vita di ogni individuo nella Storia, ma anche e soprattutto il percorso stesso della civiltà umana nei millenni. Non a caso il termine stesso, dal latino labor (“fatica”), racchiude in sei lettere una sfera semantica immensa: in senso lato, il lavoro è “qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato”. Ovvero la base di qualunque realtà non sia del tutto statica. Nessuna. Il lavoro, quindi, fin dalle radici si configura come movimento, essenza, fondamento della realtà stessa, tant’è che trattarne in questi termini porterebbe necessariamente a discutere di filosofia o, quantomeno, di fisica. Continua a leggere

I Re Sole dell’odierno universo

Quante volte in questi anni di dura frequentazione scolastica, preparandoci a guardare al futuro, gettando un occhio su quella Historia magistra vitae di ciceroniana memoria (o machiavelliana per chi ha memoria più breve), abbiamo sentito parlare di monarchia assoluta? Una forma di governo dominata da un re al di sopra delle leggi, che ci rimanda immediatamente al ‘600 o al ‘700, a Luigi XIV, alle monarchie austriaca e prussiana e chi più ne ha più ne metta.

Spesso però tendiamo a dimenticarci che questa realtà non appartiene solamente al passato Continua a leggere

Yucatàn: la terra della contraddizione

Il Messico è il Paese che più di tutti fa convergere in sé la contraddizione, l’eterogeneità,  la  meraviglia naturale, e al tempo stesso l’incredibile povertà e decadenza. Una terra ricca di un incredibile fascino, che trasmette nell’immediato  una  spensierata leggerezza. Qui bellezza e mistero creano le coordinate di un paesaggio dalle tinte diverse, pronto a conquistare i viaggiatori con tutta la magia delle sue suggestioni e dei suoi contrasti. Dal deserto alle foreste tropicali, dalla barriera corallina del mare Caraibico ai cenote, le meravigliose piscine naturali sotterranee, tutto è permeato da un’atmosfera unica che pare  voler custodire i segreti dell’antica civiltà Maya e rende queste terre luoghi tutti da scoprire. Continua a leggere

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