Lambiscono il volto
Lambiscono il volto
Pallido gocce plumbee
Di affetto sepolto
Zampilla la sorgente
Dei tuoi occhi
Le tue lacrime
Come pioggia Continua a leggere
Lambiscono il volto
Pallido gocce plumbee
Di affetto sepolto
Zampilla la sorgente
Dei tuoi occhi
Le tue lacrime
Come pioggia Continua a leggere
Apparsa mi sei in un sogno
Soffice bagliore amoroso
In un cinereo candore cotogno
D’adamantino affetto Continua a leggere
E giocare con le ore
Con Te lontana, Amore
Tripudio di lancette
Tlick Tlack, ora perfette!
Angolo giro, gira l’angolo
Una piena, uno meno
Eccoci all’albore
Di un sole pieno!! Continua a leggere
Uranico Dolore.
Sanguigno pianto d’Autunno.
Il Silenzio immobile dilaga nella mente
L’Occasione è fuggita
Si pèrdono, di tedio motivate
Foglie difformi di crepuscolare acero
Soffia l’ultime gocce di una sacca vuota
Eòlo, la speranza ha ultimato
la sua freschezza Continua a leggere
Perduto. Nel tempio dell’artificiosità
Saluto il riflesso di me stesso
Abbattuto su un vetro poco spesso
Penetrato in mille falsità. Continua a leggere
Artistica. Musa di Apollo.
Variopinta. Figlia dell’Arcobaleno.
Dolce. Essenza del colore
Quiete solare, felicità splendente
Quando torna il sereno Continua a leggere
Impregnata di elettricità sembra
Volgersi l’aria
Stanca e risentita, frizzante e inviperita
In questa serata d’indaco vestita
Che scuote i nervi d’un umore che varia
Di mille gradazioni di lapislazzulo è dipinta
Si respira ièmale l’oscura tinta
Che pare provenga dispersa dal mare
Sicuro e sereno del suo colorare
L’estremo confìn mi gusta mirar
Di un acceso rossore comincia a fumigar
Che si attenua nel roseo color d’un dito
Forse dell’Alba pel greco mito
Nubi compatte rubàn l’cielo
Di color cinereo hanno posato il lor telo
Lo stesso che profuma i capelli tuoi
Del sapor inebriante che hai quando vuoi
E negli occhi s’è rifugiato l’cielo
Cerulei e azzurri, leggero come un velo
Ogni tuo movimento esprime sensibilità
Dono più grande della tua beltà
Nella sera la tua anima riluce
La malinconia ombrosa che porti dentro
La guancia rorida di una lacrima al centro
Desidero carezzar con la tua man che mi conduce
E sfiorandoti il viso con dolcezza
La mia anima si congiunge alla tua, fragile d’onore
Un torpore mi invade di ebrezza
E nell’indaco vado ad assaporar l’amore
OMICRON