Malinconica quiete
Uranico Dolore.
Sanguigno pianto d’Autunno.
Il Silenzio immobile dilaga nella mente
L’Occasione è fuggita
Si pèrdono, di tedio motivate
Foglie difformi di crepuscolare acero
Soffia l’ultime gocce di una sacca vuota
Eòlo, la speranza ha ultimato
la sua freschezza
Fruscìo corale mi sussurrano
Secolari querce destinate a non perire
Poi Silenzio fermo
il Sole da amare amichevolmente
rinfrescato da un turchino azzurro
piatto, celestiale
Da lontano, perso nell’orizzonte del tramonto
Macchie umane sussultano
Sempre più piano…..
Si confonde la loro foga col
Suon dell’aereoplano
Di loro, solo il ricordo
Madido d’arancio sfocato
I sorrisi, gli abbracci,
i Momenti…….
Spessore gaudioso il fuggente
Attimo di umanità condivisa
Altri attimi si susseguono, punti contigui
Di un bianco sfondo… or solo
Il Ricordo mi lava dal sudore
Consegnandomi alla limpidezza
Del cielo……
Morde il cuore, il tuo colore è lontano
Il presente annaspa, il futuro impazza
Ma rimane sostanziale
Il Dolore Esiziale
Di occhi che non han visto, del cor che non ha agito,
di Cupido che non ha colpito, di chi era tristo
Rimarrà
scolpito nella nebbia
Mnemonica solo questo momento
Di Malinconica Quiete
OMICRON