Indaco
Impregnata di elettricità sembra
Volgersi l’aria
Stanca e risentita, frizzante e inviperita
In questa serata d’indaco vestita
Che scuote i nervi d’un umore che varia
Di mille gradazioni di lapislazzulo è dipinta
Si respira ièmale l’oscura tinta
Che pare provenga dispersa dal mare
Sicuro e sereno del suo colorare
L’estremo confìn mi gusta mirar
Di un acceso rossore comincia a fumigar
Che si attenua nel roseo color d’un dito
Forse dell’Alba pel greco mito
Nubi compatte rubàn l’cielo
Di color cinereo hanno posato il lor telo
Lo stesso che profuma i capelli tuoi
Del sapor inebriante che hai quando vuoi
E negli occhi s’è rifugiato l’cielo
Cerulei e azzurri, leggero come un velo
Ogni tuo movimento esprime sensibilità
Dono più grande della tua beltà
Nella sera la tua anima riluce
La malinconia ombrosa che porti dentro
La guancia rorida di una lacrima al centro
Desidero carezzar con la tua man che mi conduce
E sfiorandoti il viso con dolcezza
La mia anima si congiunge alla tua, fragile d’onore
Un torpore mi invade di ebrezza
E nell’indaco vado ad assaporar l’amore
OMICRON