Una serie Atipica
Ti è mai capitato di sentirti diverso?
Di sentirti sbagliato?
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Ti è mai capitato di sentirti diverso?
Di sentirti sbagliato?
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Un rapido sguardo sulla serie del momento: Black Mirror. Questo sceneggiato britannico di fantascienza distopica è infatti riuscito ad arrivare al grande pubblico pur partendo come prodotto di nicchia
Ebbene sì, mi tocca parlare di Black Mirror (certo che comunque questa redazione va a pezzi, ci siamo ridotti a chiedere a Jacopo le recensioni sui colossi di Netflix).
Vabbè che vi devo dire ragazzi, è fico, è pazzesco, guardatelo e basta!
*si alza dalla seda e si rimette a guardare Netflix finché i sensi di colpa acutissimi lo riportano a scrivere*
Dunque, dicevamo, Continua a leggere
Il Vaticano secondo Paolo Sorrentino
Lo Stato della Chiesa rientra in televisione sotto forma di serie tv, a servircelo attraverso il piccolo schermo è il noto Paolo Sorrentino. Sto parlando di The Young Pope, serie finanziata da Sky Canal+ e HBO, che narra le oscure vicende di Lenny Belardo, giovane cardinale che Continua a leggere
Alla scoperta dell’irriverente serie tv americana, tratta dall’omonimo fumetto di Garth Ennis
Che c’è da aggiungere? Ah, forse voi siete tra quella parte di umanità che ancora non conosce Preacher, e allora direi che è proprio il caso di sbrigarsi a rimediare! Preacher è… è un po’ tutto, è l’opera somma di Garth Ennis, il fumetto americano definitivo partorito direttamente da quello che era (rimasto del) cervello del fumettista americano definitivo, l’emblema più luminoso della cultura pop della fine degli anni ’90. Continua a leggere
È innegabile che le serie tv abbiano fatto numerosi passi avanti da “Dallas” e affini, ma cos’è veramente cambiato, quale struttura è stata rivoluzionata, chi è stato il primo fautore di questo mutamento radicale? I primi progressi sono stati fatti all’inizio degli anni 2000, con serie come The Wire e Lost, che hanno cercato di dare un nuovo volto a questi prodotti dell’”intrattenimento televisivo”, spesso giustamente snobbati dai cinefili e dal pubblico più maturo, che in qualche modo li relegava a miseri e scadenti prodotti finalizzati a un audience dai “dubbi gusti cinematografici”, non rendendosi conto che era proprio questa l’origine (o almeno una delle origini) dell’inconsistenza dei prodotti seriali. Continua a leggere