Monthly Archives: febbraio 2016

Distesa d’acqua

La mia anima

appartiene al mare

Alle onde sibilanti

Che sussurrano

Dolci parole ai folli amanti.

Ascolto il richiamo

Della profonda distesa.

Trema il corpo

Freme la pelle

“Vieni, perditi in me”

Preghiera del mare.

Stordita e ammaliata

Osservo il mio spezzato ritratto

A terra il mio corpo

La mia anima in acqua.

ELEONORA PAPOTTO

Senza Titolo

 

Che poi la verità  è che la vita è un classico. Un liceo classico dico. Che quando stai giù ti butta ancora più a terra: ti prende per i piedi e ti trascina nel baratro. La verità è che piacerebbe a tutti in alcuni momenti fare una pausa dalla vita: un salto in un mondo trascendentale, un po’ di pace nell’anima e  poi pronti  a ripartire. Ma la vita non ti aspetta, come i professori al liceo classico: loro vanno avanti. Anche se hai la febbre. Sarebbe più facile essere in un’altra scuola, scappare. Ma forse un giorno capirò che il classico mi ha formato non solo culturalmente. Ieri, ad esempio, pensavo che il classico mi ha salvato la vita. Oggi voglio andare al linguistico.

ROSSO

Senza Titolo

Sono rimasta senza vita.
Sono rimasta aggrappata ad una nuvola.
Ha piovuto ed io sono caduta con la pioggia e come la pioggia, goccia per goccia, sono tornata a terra.
E come una goccia mi sono ritrovata a sparire tra le crepe del terreno.
La terra beve tutto, mi prende e prosciuga. Mi ha tolto la voglia di vivere.
E forse ora vorrei solo sparire per volare libera.Ho bisogno di essere libera.
Mi sento obbligata e costretta da questo terreno che non mi fa respirare.
Vorrei tornare ad essere una nuvola, libera, guardare da lontano,  ascoltare la musica dell’anima, nel cielo, leggera, sola con tutti… volerei insieme al vento e bacerei il Sole della Vita.

ROSSO

Storia del mio male

La prima confessione

Questo che avete per le mani è forse il documento più pericoloso che voi abbiate mai ricevuto. Sicuramente qualcuno di voi ha altro, ma per me e per molti che valgono più di quanto gli si possa dare valore, è un documento che le persone non dovrebbero leggere (questa frase sinceramente non l’ho capita). Voi cristiani così convinti. Non sono un satanista, né qualsiasi altra cosa voi conosciate. Il padre che invocate si guarda bene dal nascondermi. Continua a leggere

Il Tredicesimo Arcano

Ho perduto molto nel corso della mia vita ed altrettanto, a ben rifletterci, mi è stato concesso. Mentirei se dicessi di non aver desiderato né di desiderare più di quanto ho avuto, ma in una triste quanto aleatoria logica d’equilibrio, questa è stata la parte di gioie e rimpianti che la sorte ha decretato miei. Fin da bambino mi sono interrogato sul futuro, l’interesse che nutrivo per le infinite vie del fato era, di fatto, morboso e più d’una volta le insegnanti avevano discusso con mia madre circa la preoccupante incapacità di suo figlio ad intessere rapporti sociali. “Deve togliergli quelle carte”, le dissero. “Non è sano per la sua età.” Continua a leggere

Opposti simili e noi

Gli opposti non si attraggono

O meglio si avvicinano, si sfiorano

Ma seppur attratti

Vivono vite parallele, senza intrecciarsi.

Allo stesso modo i simili,

Si accostano.

Ma combattono, nemici,

senza accorgersi

La stessa guerra.

Poi ci siamo noi

Imperfetti con chiunque altro.

Uno sporgente di quei difetti

Che mancano all’altro.

Completi solo insieme.

Le cui vite si intrecciano

E diventano un unico percorso.

 

ELEONORA PAPOTTO

Vapore

Non c’era certezza, quella mattina; premevi il naso (freddo, freddissimo) contro il vetro della finestra in soggiorno; guardavi i raggi del sole riflettersi sulla strada, lontana. Sicuramente è colpa della luce, pensasti; rende chiaro tutto. Chissà… La visione sull’esterno cominciava ad annebbiarsi, a causa del vapore prodotto dal tuo respiro lento e profondo; ti sentisti meglio, allora, in quelle immagini indefinite. Continua a leggere

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