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Speciale elezioni – Che Manara sarà

– E’ POSSIBILE VEDERE TUTTE LE VIDEO-INTERVISTE IN VERSIONE INTEGRALE SUL NOSTRO PROFILO INSTAGRAM –

Giovedì 25 ottobre gli elettori manarioti sono chiamati a esprimere una preferenza tra i candidati che quest’anno concorrono per la rappresentanza del nostro istituto. La redazione de “La Lucciola” ha deciso di raccogliere le interviste degli “aspiranti rappresentanti” per fornirvi uno strumento critico perchè – confrontando le idee, le proposte e il modus operandi di ogni lista – la scelta possa essere fatta in modo davvero consapevole

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Perchè avete deciso di

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Componimenti Creativi – Ottobre 2018

 

PENSIERI

 

Pensieri che come voci

mi chiamano nel vento

Lacrime scorrono sotto il suo sguardo contento,

Affondo le radici nel cuore del passato

e un grido esce dal mio corpo sciupato.

 

Vorrei un amore che mi riportasse nell’eterno

giù nel bosco dove risiedono gli altari

lontano da ogni lamento

più lontano delle fasi lunari,

vorrei sdraiarmi sul tuo corpo coricato

e rinnegare questo mio corpo straziato.

 

Danzando tra steppe e alte costiere

ascolta gli inni dei nostri avi

potenti come le mutevoli maree

si uniscono alle voci dei grandi alberi cavi.

Iniziamo ora il nostro ballo sfrenato

spezziamo l’incantesimo incatenato.

LIVIA

IL MIMO E GLI ZINGARI

 

In un certo senso io e loro

Semo colleghi

Colleghi

D’allegria

A staccà a quiete de ‘sto triste posto

Semo noi i distrattori dee’ genti

A quiete a me e a voi viè tolta

A voi pubblico

A voi cittadini

Non si direbbe che a parlar

Sian meglio

Gli zingari dell’artri

Ma nel core mio

In uno zingaro

C’ho visto mille cori in più

De quelli de tanti.

SARA BUONOMINI

 

L’URLO

 

L’urlo si riflette

E arriva

Ma come?

Come è possibile?

Si incastra nel tempo

Ma resta

E se ne va…

Lontano da sempre

La leggerezza dei tuoi sguardi

La piuma della vita

Mi accarezza dolcemente

Come una rosa selvatica

Come una brezza di strada

E nel mentre Io m’accorgo

M’accorgo di te

Te ne stai sempre accovacciato su te stesso

Ma osservi il dolce mormorio

Di tutti

Di niente

Il tuo

Del mare

CATERINA DI GIULIO

 

MEMORIA DI GHIACCIO

 

A volte mi scordo

Mi scordo di noi

E

Stono

Stono in questa vita disordinata

Perché io voglio

Qualcosa di più dolce

Di più chiaro

Da gustare lentamente…

Al gusto di blu

CATERINA DI GIULIO

 

ULTIME VOLONTÀ

 

Non scrivete con il pianto

Sulla pietra polverosa,

Non scrivete: “qui riposa”

Ma elevate il vostro canto

Alle vette immacolate,

Al bel cielo mattutino;

Nella voce d’un bambino

Melodie dimenticate

Rivivranno ancora un poco

Finché il coro improvvisato,

Puerilmente appassionato

Si farà sempre più fioco…

SYBIL

 

GUARDANDO LE STELLE

 

Il blu infinito

Il riflesso di una storia lontana

Il fascino immortale

Un sogno fin troppo reale

Sotto un cielo notturno, guardando le stelle.

 

MARIA GUERRIERI

 

 

SVANISCO

 

Svanisco

Come petali di un fiore

Appassito

Nel vento

E di me non resta più nulla

Non il corpo

Non l’anima

Non il ricordo

E non c’è niente che possa fare

Succede e basta
Io impotente

Aspetto la mia fine

Divento trasparente

Taccio pur sapendo

Presto io non sarò più

Svanisco

Nella tua mente

Come un sogno al mattino

Dimenticato

BESHE

 

LONGING

 

I see people passing by,

so many faces

and still all of them blurry

into one.

Yours.

And I run towards you as fast as I can

my arms stretch out to touch you

but you’re not there.

it was just a dream.

By now I should have got used to my mind

playing with my emotions as they were insignificant puppets

with their threads

held by it

OCEAN

 

SUL VETRO GRIGIO

 

Scivolano le note sulla scala,

cade lo sguardo

sul bianco e sul nero,

come fa la pioggia

sul vetro grigio.

Lo specchio opaco dell’infinito

è un pentagramma,

e il rumore delle gocce

è la musica.

MARIA GUERRIERI

 

DALL’AZZURRO SERENO

Seduta sul prato

guardando il cielo,

cerco di catturare le emozioni in una nuvola,

la felicità in una goccia di pioggia,

di strappare il sorriso all’azzurro sereno.

Eppure so che dovrei prima

sentire il profumo dei fiori,

accarezzare il prato verde sotto di me

e ascoltare i passi di chi cammina.

MARIA GUERRIERI

 

SHIPWRECK

 

Just a shadow

is what suddenly appears

and swallows my mind,

leaving it spinning in circles,

and I become a hopeless wanderer

in my sea of thoughts.

Will I sink in them like a ship

in its last moments?

Or will I pull myself out of the water

and finally breathe?

OCEAN

 

OCEANIC ANGER

 

My chest tightens

and I can’t catch my breath.

A loud scream wants to get out

but I’m afraid of myself

so I keep it at bay.

I want an ocean to shout at

so as to let my scream mix

with the crashing sound of the waves.

The ocean

silently

hears

and

understands.

And suddenly

I’m not alone anymore

OCEAN

 

AIUTO

 

Sto per

sbattere

la testa

sulla tastiera

L’IMPAGINATORE DI COMPONIMENTI

La cura dell’arte

Tra arte, scienza e storia, tre home-made reporters ci raccontano il murales di via Folchi, recentemente realizzato per lo Spallanzani. Può davvero un’opera del genere fungere da farmaco per l’anima?

 

 

Certo non si può dire che Via Folchi, zona Portuense, sia tra le strade più belle della capitale. Né tantomeno trasmette quella serena allegria che alcuni luoghi, indicibilmente, instillano in chi vi passeggia: da un lato si staglia imponente

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Editoriali dei direttori – Aprile 2018

È difficile mettere le parole in fila, quando hai mille pensieri in testa. Hai bisogno di quattro passi da solo, a mente sgombra, per cercare di orientarti con lucidità in un mare di dubbi e perplessità. Bene, la genesi di questo numero de La Lucciola è stata tribolata, e me ne assumo ogni responsabilità. Perché la scelta di

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