Speciale elezioni – Che Manara sarà

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Giovedì 25 ottobre gli elettori manarioti sono chiamati a esprimere una preferenza tra i candidati che quest’anno concorrono per la rappresentanza del nostro istituto. La redazione de “La Lucciola” ha deciso di raccogliere le interviste degli “aspiranti rappresentanti” per fornirvi uno strumento critico perchè – confrontando le idee, le proposte e il modus operandi di ogni lista – la scelta possa essere fatta in modo davvero consapevole

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Perchè avete deciso di

presentarvi?

LISTA 1 (Gattini e Toulouse). Ci siamo presentati perché vogliamo portare novità a questa scuola e far rinascere un’identità che si è persa negli anni e che con noi sicuramente tornerà quella degli albori.

LISTA 2 (Augenti e Magnanelli). Ci siamo presentati perché pensiamo di poter dare un contributo a questa scuola con la nostra serietà (sorridendo, NdR) e pensiamo seriamente di poter cambiare qualcosa nel rapporto tra studenti e professori, invece di andare ad urlarlo in cortile. Inoltre, arrivati ad un punto in cui ognuno guarda ai propri interessi, pensiamo sia arrivato il momento di dare un svolta alla scuola ed impegnarsi per riqualificarla. Inoltre, dato che alcuni di noi hanno avuto esperienze come rappresentanti di classe (Daniele per 3 anni) riteniamo sia arrivato il momento di metterci in gioco in un contesto più ampio come la rappresentanza d’istituto.

LISTA 3 (Stramucci). C’era una prevalenza di candidati maschi, quindi ho pensato che comunque in questa scuola, in quanto costituita da persone di entrambi i sessi, ci dovesse essere anche una componente femminile, non sto criticando la parte maschile, sto solo dicendo che ci deve essere equità; e soprattutto l’ho fatto anche per mediare tra le componenti scolastiche.

LISTA 4 (De Matteo). Perché è da anni che penso che sia la cosa giusta da fare, non è per tirarmela, ma penso di essere la persona giusta per fare questo tipo di “lavoro”: ho sempre avuto un buon rapporto con molta gente della scuola, so come “atteggiarmi” sia con studenti che professori e ho sempre pensato che sarebbe stata una cosa da fare alla fine.

LISTA 5 (Sampietro). Penso che l’altr’anno l’istituto sia stato un po’ abbandonato a sé stesso, perché non c’è stato veramente qualcuno che abbia saputo non tanto gestire quanto esserci come presenza che fa andare avanti le cose; non mi è piaciuto molto come è andato lo scorso anno da tutti i punti di vista: dalle assemblee a tutti gli altri aspetti diciamo “potenti”.

LISTA 6 (Sanfilippo). Perché pensiamo di poter rappresentare le problematiche e i pensieri degli studenti del Manara e di essere soprattutto in grado di far capire ai professori i nostri problemi per riuscire a risolverli nel miglior modo possibile.

LISTA 7 (Nicoli). Per aiutare il futuro di questa scuola, penso di essere la meno peggio…
Quali sono i punti principali del vostro programma?

1. Primo punto è la lotta per i campi scuola, anche se la preside già ci ha detto che si impegnerà per farceli fare; un punto ancora più importante è quello di costruire un’identità scolastica che è un po’ mancata in questi anni e che baseremmo principalmente su punti come l’antifascismo e l’antirazzismo; poi importante è anche l’integrazione soprattutto dei quartini all’interno delle decisioni, in maniera da poter creare un gruppo unito in questa scuola, anche perché essendo pochi è fondamentale riuscire a fare questa cosa; magari ci sono scuole come il Virgilio che hanno tantissima gente dentro scuola, però sono un gruppo unito invece noi no.

2. Sul nostro programma abbiamo come punto principale il dialogo e la diplomazia, due punti molto astratti, ma che in realtà possono aiutare molto più di quanto si pensi e vogliamo applicarli tramite una rivalutazione del Comitato Studentesco e anche tramite la rivalutazione del dialogo che può avvenire all’interno del consiglio d’Istituto, che è molto sottovalutato e del quale non si sfruttano tutte le potenzialità. Partecipare a progetti/iniziative interni ed esterni che la scuola offre e proporne di nuovi affinché trattino di argomenti che ci interessano e che sentiamo più vicini a noi. Infine organizzare assemblee su proposte presentate direttamente dagli studenti e invogliare questi ultimi a parteciparvi.

3. I punti principali della mia lista riguardano soprattutto il dialogo e il rispetto, oltre questo ci sono anche dei piccoli progetti che ho in mente per la scuola come il “Manara day” o la ristrutturazione di alcuni luoghi scolastici che sono proprio in condizioni pessime.

4. Andare a valorizzare il personaggio dello studente che spesso e volentieri sta perdendo potere e non viene molto calcolato nella scuola sia per una pressione dei professori che dei genitori. In generale, dare più forza – in maniera sempre ragionevole – allo studente e poi ovviamente faremo molte altre cose parlandone insieme durante le assemblee.

5. I punti principali sono appunto le assemblee partecipate con ospiti che facciano interessare tutti e non soltanto una parte degli studenti così da riuscire finalmente al Manara – dove da anni le assemblee sono un deserto totale – a ottenere una buona partecipazione; un altro punto penso che debba essere una ripresa di identità della scuola che si sta un po’ perdendo; infine avevo una proposta: una biblioteca degli studenti, che mi sembra una cosa che soprattutto in un liceo classico, non avendo una biblioteca di istituto in questo momento possiamo provare a fare: se alla gente ancora piace leggere dovrebbe funzionare.

6. Prima di tutto io e Adrian siamo contrari all’occupazione perché riteniamo che sia molto più importante il dialogo con i professori piuttosto che andare contro di loro e mettersi in una situazione critica all’interno della scuola, e poi riteniamo che sia molto più d’aiuto parlare dei nostri problemi piuttosto che occupare, perché non permetterebbe il dialogo tra noi e studenti.

7. Non ho proprio un programma definito, vorrei solo creare uguaglianza e unione in questa scuola, perchè ormai nessuno parla più con nessuno, hanno tutti il loro circoletto stretto.

8. Quest’anno avrei voluto organizzare l’anno partendo dalle assemblee, dall’unione degli studenti e dal rapporto con i professori; il rapporto con i professori è fondamentale perché molti alunni spesso si sentono attaccati dai professori quando loro in realtà non vogliono fare questo, quindi c’è bisogno di qualcuno che riesca a portare i ragazzi più giovani ad avere una consapevolezza di quello che stanno facendo e non una paura dei professori. Portare poi un po’ di informazione ai ragazzi più piccoli, sia dal punto di vista politico, per quanto comunque senza portarli da una parte o dall’altra, ma facendogli invece sviluppare una coscienza politica propria, sia riguardo ai problemi attuali: l’immigrazione e come gestirla, lo sviluppare una coscienza politica propria, quali sono i problemi dell’Italia.
Indicate i punti di forza e i punti deboli della scuola.

1. Come prima cosa, essendo una scuola piccola ci conosciamo tutti e questo è un grande punto di forza di questa scuola; secondo punto di forza è la storia che ha questa scuola alle spalle, storia di grandi occupazioni, manifestazioni e identità, che adesso ci mancano e devono ritornare. Il terzo punto di forza è il dialogo tra professori e studenti che invece in altre scuole non è affatto presente. Punto debole è il fatto che per adesso non abbiamo uno spazio bibliotecario, non abbiamo un’aula indipendente, uno spazio interamente nostro e infine, lo ribadiamo, la mancanza di un’identità scolastica che ci sta tanto a cuore.

2. Sicuramente abbiamo ottimi insegnanti (ridendo, NdR). Poi le persone che compongono questa scuola con cui penso che si possa lavorare molto bene (sia con i professori che con la componente genitori, che nella nostra scuola è particolarmente presente, e anche con il personale ATA che però nella nostra scuola non ha più rappresentanti). La scuola è piccola: quasi tutti gli studenti si conoscono e per questo devono sentirsi parte di un qualcosa che riguarda tutti. L’istituto offre molti progetti e questi danno la possibilità di instaurare nuove amicizie tra compagni di corso. Spesso nel corso degli anni si è andato a perdere quel dialogo che noi vogliamo restaurare con il nostro progetto. Abbiamo spazi limitati rispetto al numero di iscritti, una struttura decadente e manca l’aula autogestita dagli studenti.

3. Il primo punto di forza della scuola può essere il Collettivo, ma non solo il Collettivo politico, bensì anche il collettivo inteso come comunità scolastica: siamo un gruppo forte e quando si tratta di lottare siamo tutti insieme, e questo è un punto di enorme forza; altri punti di forza sono il Combattelli e noi, bastiamo noi come punto di forza. Punti deboli sicuramente la disorganizzazione, il poco rispetto che ci portiamo a vicenda e il fatto che spesso, in passato, il “potere” degli eletti alla rappresentanza di istituto è diventato quasi “dispotico”, mentre per me ci dovrebbe sempre essere un dialogo, un confronto democratico.

4. Un punto debole della scuola è sicuramente l’edilizia, ma questa penso sia ormai una cosa generale. Un punto a favore invece è sicuramente lo studente in sé, lo studente medio in generale riesce ad approcciarsi bene, ad avere un buon rapporto anche con persone differenti da lui e questo rende tutto più semplice. Un altro punto negativo di quest’anno è forse il fatto che siamo tanti e questo va a svalutare le potenzialità di questa scuola, anche se allo stesso tempo se fossimo stati in pochi si sarebbe comunque andati a perdere, perciò tocca per me trovare una mediocritas. Un altro punto a favore è il fatto che alla fin fine, sebbene questo palazzaccio sia brutto e mal tenuto, si prova sempre a fare qualcosa di buono, ci sono ottime proposte, parlo ad esempio del teatro o anche della ginnastica: molte scuole non hanno la possibilità di fare tutti questi tornei, che trovo interessanti, quindi anche i professori sono per me un punto a favore, perché si vede che c’è un interesse da parte loro. Ultimo punto a sfavore è la presenza eccessiva dei genitori, stiamo perdendo un po’ di indipendenza e lo studente diventa quasi un neonato.

5. Punti di forza sono il M.U.N., la Lucciola, io (ride, NdR) e la preside. I punti negativi possono essere invece l’infrastruttura scolastica, la partecipazione, il fatto che appunto la scuola non sia vissuta a pieno, dal momento che non ci sono programmi pomeridiani partecipati: la scuola di pomeriggio è poco utilizzata.

6. La scuola è piccola, è un ambiente in cui tutti ci conosciamo, a noi, possiamo dire, quasi familiare; il corpo docenti è molto preparato a sostenere noi studenti e con l’arrivo della nuova preside c’è la possibilità di creare magari un dialogo migliore con lei. Punti a sfavore secondo me non ce ne sono perché questa è una delle migliori scuole di Roma e non riesco a trovare niente di negativo.

7. Un punto di forza è il fatto che la scuola sia piccola, si crea un ambiente familiare, qualcuno potrebbe vederla come una cosa negativa, ma per me è positiva. Poi, di base le persone che si iscrivono al Manara hanno un intelletto un pochino più avanzato, magari dei litigi dentro la scuola si risolvono in maniera tranquilla, a parte con alcune persone, perché gli stupidi stanno ovunque.

8. I punti di forza di questa scuola sono il gruppo studentesco, che è sempre stato unito, magari ci sono divisioni tra gli studenti però comunque sicuramente inferiori a quelli che possono esserci nelle altre scuole; il Collettivo e anche le organizzazioni degli studenti come il Comitato, insomma il fatto che gli studenti in questa scuola riescano ancora ad avere un’idea, una capacità di poter decidere qualcosa; infine sicuramente “La Lucciola” è un punto di forza, questa è forse una delle proprie scuole che riesce a mantenere un proprio giornale scolastico senza cadere nel ridicolo.

Diteci il vostro slogan elettorale.

1. “Basta politici cani, vota Gatto!”no, a parte gli scherzi noi abbiamo voglia di fare tanto, ci siamo impegnati tanto su questo progetto e anche sulla “campagna elettorale” e ci teniamo veramente tanto, è la cosa più importante che stiamo facendo ora come ora, anche perché siamo volti nuovi e penso che potremo fare bene.

2. Uno slogan? Serietà serietà serietà! (ridendo, NdR.). Serietà con il sorriso… Serietà, dialogo diplomazia. Il motore del cambiamento siamo noi, pur essendo pochi possiamo fare tanto!

3. Slogan non ne ho però potrei dire: “Potere alle donne!”.

4. Per una scuola migliore votate il migliore.

5. Più forte delle bombe!

6. Viva la cultura.

7. Viva il baretto! (ride, NdR)

8. Gli studenti del Manara devono restare uniti e impegnarsi insieme in una crescita culturale, non soltanto dal punto di vista dello studio.

Quali sono gli argomenti di cui vorreste discutere nelle prossime assemblee?

1. Le tematiche fondamentali che verranno affrontate nelle assemblee se verremo eletti saranno di carattere politico e affronteranno i problemi che affliggono al momento il nostro paese, dibattiti sul governo, invitando personaggi politici di una certa importanza e anche persone di una certa fama che magari non verrebbero gratis, ma potremmo guadagnare fondi vendendo delle magliette del Collettivo, le felpe del Collettivo e utilizzare questi soldi per nient’altro se non per questo obiettivo.

2. Intanto dipende dal periodo in cui decidiamo di farle, se c’è una ricorrenza sicuramente cercheremo di contattare il più possibile le persone che possono dare una mano. Appunto, in base al periodo in qui cade l’assemblea sceglieremo degli argomenti che possono essere inerenti alla settimana o al giorno. Temi di attualità, politica e di carattere più generale che riguardano noi studenti e la scuola, credo che sia fondamentale, però, che le proposte arrivino dagli studenti.

3. Qualora dovessi essere eletta, ho già un’idea per l’assemblea di Novembre: pochi sanno forse del Referendum che ci sarà l’11 Novembre, ebbene io conosco delle persone che potrei portare per parlare di questo, quindi in generale mi piacerebbe trattare temi di attualità, perché andare a trovare cose che magari alla gente non interessano, porterebbe solamente a una mancanza di partecipazione.

4. Non so se avete visto che ci sono i cartelloni di “Pro Vita” affissi in mezza Roma contro aborto e tematiche simili, io mi sono procurato il contatto di un membro dell’associazione per creare un dialogo tra noi e lui, trovando possibilmente anche un esponente della parte opposta.

5. Ho già sentito il vicedirettore di Internazionale, che mi ha detto di essere disposto a venire; la giornalista sotto scorta per il caso Spada ad Ostia, di cui ho il contatto; si pensava anche a Ilaria Cucchi, perché comunque è un momento caldo; poi il sogno sarebbe di far venire Verdone.

6. Io personalmente volevo proporre un’assemblea con il nonno di una mia compagna di classe che è stato deportato ed è riuscito a tornare da Auschwitz; poi con degli amici che militano all’interno del PD; poi c’è lo zio di un mio amico che lavora con Zingaretti e, anche se è una cosa difficile, chiedere di fare un incontro con lui.

7. Ah, perché dovrò fare le assemblee? Scherzo ovviamente, forse per prima cosa proporrei un confronto tra Peroni, il fascistello del quarto ginnasio più ambito, e il grande Gattini.

8. Le assemblee sono un punto molto difficile da gestire, perché molto spesso la partecipazione degli studenti è molto bassa anche se l’argomento è interessante, quindi sicuramente bisogna cercare di trovare delle personalità che riescano a creare una crescita culturale da un certo punto di vista, però allo stesso tempo non essere, è brutto da dire, noiosi da ascoltare e che riescano comunque ad essere a contatto con i giovani.
Con chi preferiresti collaborare tra i candidati? 1. Mi piacerebbe collaborare con Francesco Sampietro e Giulia Stramucci. 2. Abbiamo visto particolarmente affine a noi Giulia Stramucci, dobbiamo approfondire il legame politico. Inoltre, pensiamo che potrebbe nascere un buona intesa e collaborazione con Francesco Sampietro pur avendo punti di vista differenti su alcune tematiche. 3. Jacopo Augenti.
4. Dal punto di vista dell’ideologia, a me piace Sampietro e il modo in cui ragiona, è un ragazzo abbastanza tranquillo ma ha delle idee ferme, poi non lo so. alla fine penso sia abbastanza imprevedibile quello che ne verrà fuori, lui penso comunque sia una persona con cui lavorerei bene. 5. Forse con Dario, Giulia e Gattini, forza Gattini! 6. Nessuno (ride, NdR); non ho preferenze, con chi lavorerò sono sicuro che sarà comunque una cosa costruttiva sono tutti quanti degli ottimi candidati. 7. Con Augenti ovviamente, gli voglio bene a Jacopino, e con Gattini perché non la pensiamo proprio uguale su nulla, quindi potrebbe venire fuori qualcosa di interessante, e poi boh, chi si è candidato? Ah forse Lupo, perché Lupo è simpatico, buono, facilmente manipolabile (ride, NdR) (si scherza!) 8. Li vedo tutti molto partecipativi, quindi non lo so, con tutti quelli che vinceranno sono disposto a collaborare, chiunque sia disposto a lavorare e comunque ad impegnarsi veramente per la scuola.

REDAZIONE

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