Nostalgia

Sveglia alle sette, lavarsi, vestirsi, colazione veloce e poi a scuola. Sedersi al proprio banco, sempre lo stesso. Vedere ancora una volta le facce di sempre, le stesse che hai visto ieri, le stesse che vedrai domani. Ascoltare, prendere appunti. Che cosa ha detto Antonella? Ah, si domani si entra in seconda. Bene. Di nuovo ascoltare, prendere appunti. Ridere con il tuo compagno di banco per un’uscita buffa del professore. Ricreazione, andare in cortile. Ridere, scherzare. Parlare sempre delle solite cose, ma del resto di che altro si potrebbe parlare? Ancora due ore, poi… driiin! Tornare a casa, studiare un po’, uscire con gli amici. Un film, un libro, a letto. E poi? Di nuovo sveglia, lavarsi, vestirsi… Tutto come sopra. O quasi. Per tutti i giorni. Per cinque anni. Banale? Noioso? Forse. Stressante? Sicuramente. In questo momento non vedo l’ora di finire, e non vedo l’ora che la mia quotidianità non sia altro che spiaggia, sole e relax… Ma so anche che tutto questo mi mancherà. E non solo perché sono un’abitudinaria: piano piano mi ricreerò nuove abitudini, e le giornate torneranno a susseguirsi più o meno uguali a sé stesse nella mia vita, donandole di nuovo quel velo di monotonia che, tutto sommato, è rassicurante.

Il problema è che saranno abitudini diverse. Tutto sarà diverso. Sono finiti gli anni delle cavolate scritte sul diario, dei chiusoni prima dell’interrogazione, dei bigliettini per suggerire, delle assemblee di classe dove ci scanna e dei momenti in cui, invece, inaspettatamente ci si aiuta, e uno è solidale con l’altro. Gli anni dei piccoli grandi problemi, delle gite, delle grandi amicizie che cominciano e poi chissà…

Tutto cambierà. Non so se in meglio o peggio, ma so soltanto che in questo momento sento di aver chiuso un capitolo della mia vita, un capitolo importante, che potrò di nuovo sfogliare, rileggere… ma a cui non potrò aggiungere nient’altro; e l’idea di iniziare a scrivere una nuova pagina, tutta completamente bianca, mi eccita ma allo stesso tempo mi spaventa terribilmente. Un po’ come sarà davanti al foglio del tema all’esame di maturità, già lo so.

In entrambi i casi, qualcosa scriverò… (almeno lo spero)

Ciao Lucciola!

ALICE BERTINO

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