Recensione del film Home – 2

Non fermarti all’idea di documentario. “Home” è un viaggio, un’esplorazione, attraverso lo spazio e il tempo, del nostro mondo: la Terra. Una storia millenaria è condensata in due ore di pura visione, un limbo di riflessione per te, spettatore, che, vedi e conosci, incredibilmente per la prima volta, la tua stessa storia, inghiottito dall’immagine.

Squarciato il velo del senso comune e dell’aspettativa, “Home” sorprende, costringendo ad affrontare tutto quel mondo estremo che è volutamente relegato lontano dagli occhi, lontano dal vivere quotidiano e inconsapevole.

Da una parte tutte le implicazioni della città che sale, bucando i cieli con l’acciaio e brillando col suo luccichio di vetro, la velocità, il progresso. Dall’altra il primitivismo, i chilometri per cercare acqua, la vita che si guadagna giorno per giorno nella scommessa con una natura avara. Il deserto e il deserto urbano. Entrambi prodotti dell’uomo che è creatore e distruttore, ma distrugge in ogni caso.

Realizzi come è facile che tutte le declinazioni della vita, la cosiddetta “biodiversità”, scompaiano. Un’evoluzione di millenni, che l’uomo ha accelerato, plasmato, usato fino al midollo, è drasticamente sconvolta. L’essenziale viene eliminato per fare spazio al superfluo – la voce fuoricampo lo sottolinea – nella logica del consumo e del guadagno.

Cosa si può fare per invertire questo andamento? Tornare indietro è impossibile. In molti casi i danni –inutile nasconderlo –  sono irreversibili. Ti senti imbelle, disarmato. Eppure, come spesso succede, l’uomo è la cura ai mali dell’uomo.

Il documentario cambia nel suo finale, azzarda uno slancio propositivo: questa disastrosa ascesa è resistibile, insieme possiamo fermarla. Non sei solo di fronte ad un abisso, ma fai parte di un “noi”, di tanti che si sono già mossi. L’unione è forza.Nuova immagine

Mancano di sicuro, in queste ultime battute del film, le indicazioni pratiche che ti aspetteresti: cambiamenti da effettuare nella tua vita, una strada da seguire. “Home” finisce, assolve il suo obiettivo informativo, ora tocca a te cominciare davvero.

Spesso l’indifferenza di cui ci accusiamo a vicenda, senza esserne noi stessi privi, deriva dall’ignoranza; il problema è lontano e riguarda qualcun altro. D’altronde, se non se ne parla, perché preoccuparsi? “Home” te ne parla nettamente.

Il suo messaggio arriva attraverso un linguaggio di immagini, fotografie aeree, colori saturi e penetranti. E’ il primo e necessario passo per una consapevolezza che chiama all’azione. Il cambiamento parte dal basso, dall’individuo cosciente, dall’informazione che diffonde e da ciò che sceglie quotidianamente, a partire da un consumo e uno stile di vita pro-sociale, affermando il suo valore: il mondo è “casa”.

 

MARIA VITTORI

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