Risate a denti stretti

Mi dispiace per chi è venuto su questa pagina sperando di trovare un articolo, un commento sui personaggi del calcio per farsi una risata, sia sui personaggi che sull’autore. Ma oggi è un giorno particolare: oggi la Satira fa sciopero. Attenzione, non che io mi fregi del titolo di suo esponente solo per aver scritto sulla Lucciola articoli che sono alla stregua di conversazioni:

  …neque siqui scribat uti nos sermoni propiora, putes hunc esse poetam.

Tuttavia sento che con essa almeno qualche parentela ce l’hanno, se non altro nelle intenzioni. Il mio principio è che qualunque calciatore può essere oggetto di risate, anche uno con la fedina penale pulita. Invece, da un giorno all’altro, veniamo a contatto con un mondo in cui questo non è un diritto, e ci viene dimostrato con le cattive.

Mi sento direttamente attaccato da quanto successo a Parigi. Ma non per semplice e generale solidarietà. Io sto andando più sul personale, mi sto ergendo a difesa del mio lavoro. Se la satira smette di vivere, io perderò anche quella miseria di stipendio che i Direttori mi danno in nero. Vi rendete conto? Potrei ricevere una loro telefonata in cui mi dicono “Senti, mi dispiace per te ma non possiamo più tenerti, sei un rischio per il giornale. Al tuo posto assumiamo una scrittrice rosa” ed essere a un tratto senza lavoro. Potrei trovarmi Ghezzal che mi aspetta sotto casa con gli amici di Tufello, chiedermi “Cos’ho fatto!” e imprecare ripensando a quella frecciatina che mi sono dimenticato di rimuovere. ImmagineSono due situazioni goliardiche, ma anche no. La Satira è importante, le risate non si possono soffocare. Questo mese c’era tanto materiale per un bel pezzo, ma per questa volta non voglio prendere in giro nessuno, pensando a chi con questo intento ha fatto una brutta fine. Mi sono concesso soltanto quel poco di umorismo essenziale per non fare di questo articolo un pezzo serio, sarebbe poco credibile da parte mia… perlomeno in questa sede. Ma presto si tornerà a ridere. Sempre pensando a Charlie e a quei dodici giornalisti, perché non muoia mai il diritto di prendere un giornalino per farsi quattro risate. E che non se la prendano se nel prossimo numero la prima battuta sarà su El-Hamdaoui.

 

Vignetta apparsa su L’Equipe. Al Khelaifi,

presidente arabo del Psg, dice “Sto pensando

di esonerarti, Laurent…” e l’allenatore

risponde“Chi, io? Io… io sono Charlie”

IACOPO GIORDANO

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