Riflessioni su una mente timidamente arrogante

Esisti. Si tu, proprio in questo istante banale e superfluo della tua vita, tu esisti. Respiri e muovi tutto ciò che ti circonda: lo fai scansandoti i capelli, schivando gli sguardi indiscreti di occhi che non ricorderanno il tuo volto, lo fai avanzando timidamente a passo deciso per le strade di una città che conosci a malapena ma nella quale ti riconosci in ogni suo grigio e affascinante scorcio.

Tutto quello che fai, che rappresenti, ti appartiene e ti delimita nell’individuo che sei, non importa quanto anonima e speciale tu ti senta. Fingi che ogni aspetto della tua esistenza sia irrilevante, perfettamente adatto alla protagonista dello psicodramma che racconti a te stessa nel letto, prima di chiudere gli occhi. Ti risvegli e una volta pronta, guardandoti allo specchio convinci il tuo riflesso di aver raggiunto il suo massimo, coprendolo di acqua e sapone per imbrattare ogni singolo difetto…quei capelli arruffati, gli occhiali che nascondono tre quarti del volto…ti senti naturale e modestamente superiore agli altri, con la tua insicurezza. Cosa ci fai ancora lì? A rincorrere un dettaglio che possa identificarti, che possa renderti diversa ma perfettamente uguale agli altri. La verità è che non siamo fatti per seguire etichette o per rispettare il nostro superbo orgoglio.

Basterebbe uscire, passeggiare e salutare chiunque meriti di essere conosciuto perché noi tutti apparteniamo ad una realtà che ci ritiene fondamentali nonostante ci faccia sentire totalmente estranei e invisibili. Tira fuori te stessa, abbi il coraggio di donare i tuoi occhi a qualcun altro e fagli conoscere il tuo mondo, mostragli le tue luci e le tue ombre della vostra città. Così non dovrai più nasconderti sotto una colata di indifferenza e timidezza, sperando di essere notata. Non temerai di star sprecando la tua vita perché, per quanto ogni momento sia destinato a divenire un ricordo, ne sarai stata tu la protagonista, tu avrai avuto il privilegio di rendere personale un frammento di esistenza degno di continuare a vivere grazie all’ascolto delle tue parole. Allora finalmente,sorridendo, scoprirai di essere straordinariamente ordinaria.

 GINEVRA

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