Le 13 vite e mezzo del capitano Orso Blu

Minipirati. Onde ciacoline. Spiriti coboldi. Gaglioffi delle spelonche. Bacherozzi delle montagne oscure. Un gigante senza testa. Una testa senza gigante. Un eterno tornado. Un’illusione imprigionata. Un principe di un’altra dimensione. Un deserto dolce. Un professore con sette cervelli. Un tyrannobalenottero rex. Brache da sabbie  mobili. Sabbie mobili pensanti. Un calderone infernale. Drammatici duelli di bugie. Un drago delle cloache. Gli invisibili. Natiffotti. Schifosi  scarafonchi.  La  valle delle cattive idee. Sgnacca. Semispettri. Un grande imbuto. Pericoli mortali.  Salvataggi  all’ultimo momento. Amore eterno… ma non anticipiamo troppo! Tredici racconti e mezzo che si intrecciano tra loro per narrare le vite di un protagonista fuori dal comune. Non una ma più avventure che formano le trame di un’unica storia: una storia dove ogni cosa è possibile,  in cui si descrive un mondo che non vi farà mai piombare in un abbiocco catatonico (a meno che non vi gettiate in un buco dimensionale), perché solo la noia non è ammessa. Tutto questo è nelle tredici vite e mezzo di un orso di mare chiamato Orso Blu, che racconta di folli viaggi attraverso un continente dove gli esseri umani sono rarissimi: Zamonia. Così come anche in “Rumo”, “La città dei libri sognanti”, “L’accalappiastreghe” ed “Ensel e Krete”, lo scrittore e fumettista Walter Moers ambienta il tutto in questo mitico continente, regno dei sogni e delle più impensabili pazzie, luogo in cui la vita non inizia necessariamente con la nascita, come accade al personaggio principale. Di fatto, da un inizio avvolto nel mistero e nel corso di una trama che non stanca mai, il capitano Orso Blu narra in prima persona le sue avventure (e disavventure) con un’abbondante dose di umorismo. Umorismo che ha i suoi vertici negli episodi in cui il dizionario enciclopedico impiantato nella testa del protagonista non arriva mai in tempo, piantando in asso Orso Blu nei momenti più impensati. L’enorme immaginazione di Moers, infatti, spinge sempre il nostro eroe a optare per le soluzioni più scomode e strane (attraversare da parte a parte la testa di un gigante, per esempio).

Racconti incredibili, singolari e bizzarri  sono contornati da illustrazioni che rendono il tutto ancora più allegro e innovativo, proiettandolo al di fuori della pagina. Un libro che emana l’odore dell’avventura (“fuochi di bivacco con un vago sentore di cannella”, per dirla con le parole di Orso Blu), destinato a tutti coloro che sognano sopra le righe!

P.S. Mai fidarsi di un Gaglioffo delle spelonche, kekeke!!

 

BIANCA DELLA GUERRA

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