E se…?

Quando eravamo piccoli la frase “e se…?” non esisteva realmente, perché eravamo abituati a fare ciò che ci suggeriva l’istinto, per quanto pericoloso  potesse essere.

Volevamo volare? Salivamo le scale fino al quarto gradino e saltavamo così da sentire, anche se solo per pochi interminabili attimi, il vuoto sotto i nostri piedi, una leggera brezza sul viso e la sensazione di essere invincibili… fino a quando non eravamo di nuovo a terra,con lo sguardo vivo, un pizzico di luce negli occhi ed un sorriso selvaggio sulle  labbra.

E se cadevamo, ridevamo e ridevamo con le gambe all’aria, perché sapevamo che volare era più importante di tutti i rischi e di tutte le paure da affrontare, perché sapevamo nel profondo del nostro cuore che ne valeva la pena.

Eppure  ora fare una cosa del genere ci sembra così inutile e infantile.

Ora prima del salto ci chiederemmo “e se cado?”.

Ma ricordatevi  che quando  eravamo bambini  era “io posso volare”.

LOVER OF WORDS

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