Cari “casi umani”

Cari “casi umani”, questo è il nostro primo incontro, anche se in  realtà vi abbiamo stalkerato per bene. In queste poche righe speriamo di cominciare a farvi usare un po’ il vostro cervello, che ormai ha detto “ciaone” già da tempo…

Vogliamo precisare che questa rubrica non è riferita a nessuno in particolare, ma… chi vuole intendere intenda.

Prima  di  tutto  vorremmo  capirvi  e,  per  questo,  vi porremo  delle semplicissime domande. Mi spiegate perché prima illudete  qualcuno e poi, non avendo  il  coraggio  di  continuare  qualcosa  di  serio, sparite, facendo finta che non sia successo nulla????? Oltretutto, abbiate la decenza di non fissare, perché mi verrebbe da dirvi solamente: “volete ‘na foto?”. A chi di noi non è successo di sentirsi con qualcuno, che poi puff… sparisce, e  tu  rimani  lì  con  le  tue  domande esistenziali,   film  mentali  che rapidamente  diventano vere e proprie saghe. Poi, nella maggior parte dei casi, troviamo due punti di vista: chi in quel fissare vede una speranza o una minima  occasione di  creare qualcosa con la “sua” persona (chi d’altronde ci vieta di pensare che, magari, quello  sguardo di sfuggita in futuro possa trasformarsi in qualcosa di concreto?); dall’altra  parte, ovviamente,  quelli  che noi  definiamo  “casi  umani”, cioè  quelli  che ragionano…  a  caso (per  non  essere volgari).  Potremmo pensare che molti  fissano perché non hanno il coraggio di venire a parlarci di persona, e qui   entra   in   campo   il   tema della timidezza… Ecco un’altra  domanda  per voi:  perché all’apparenza sembrate  timidi  ma,  in  altri  contesti,  dimostrate  di essere tutto il  contrario?  Molti  penserebbero che  la timidezza  sia un sintomo della paura: perchè avete così tanto   timore   di   noi?   Non   siamo   mostri,   non   vi mangiamo  certo.  Se  avete  l’occasione  di  venirci  a parlare, coglietela al volo, senza alcun problema: la vita è una, non pensateci due volte, perché quell’occasione potrebbe  essere l’unica.   Come  direbbe  Orazio,  per restare in tema classico, carpe diem. Ma, diciamoci la verità, la timidezza  si supera, perché se qualcuno vuole veramente qualcosa fa di tutto per averlo, si superano sempre i  propri  limiti.   Vi  lasciamo  riflettere  con le nostre  domande,   magari  qualcuno   di   voi   si  farà un’analisi di coscienza e proverà a cambiare, o almeno lo speriamo!

Alla prossima manarioti!!!

 

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