Big Brother is watching you

La libertà è uno dei valori fondamentali della nostra società, anzi addirittura il più importante. Ma siamo certi di essere davvero liberi?

George Orwell scrive nel 1948 e pubblica nel 1949 il celebre romanzo 1984, in cui descrive una società controllata anche nei piccoli gesti della vita quotidiana dal temibile governo del Grande Fratello. Tutti devono vivere secondo ciò che dice il Grande Fratello, il Grande Fratello ti dice cosa fare e cosa pensare ed è sempre il Grande Fratello ad occuparsi del lavoro che devi svolgere e quali devono essere i tuoi passatempi. Sono vietati i libri non corretti dal “ministero della Verità”. È vietato scrivere indipendentemente. Niente esiste se non ne conferma l’esistenza il Grande Fratello. Visione interessante ed anche molto pessimistica del futuro, ma a quanto pare il libro ha convinto qualcuno che il controllo assoluto sulle persone è possibile.

Oggi in molti possono confermare che il signor George Orwell ha sbagliato la sua previsione. Gli Stati Uniti d’America ne sono l’esempio più lampante, il paese delle libertà, dove il futuro è a portata di mano. Poi oggi esiste Internet, grazie al quale tutti hanno diritto di parola in un modo così paritario che non è confrontabile con nessun evento storico precedente. È il trionfo della libertà. È tanto utopico questo pensiero che basta anche solo rifletterci per un istante per capire che tutte queste belle cose, nate per il nostro piacere, non possono avere un risvolto negativo. Un vero traguardo è stato raggiunto: un governo liberale che consenta alle persone di avere una propria opinione e che difenda queste singole. Tuttavia, tanta libertà di pensiero porta ad una profonda crisi le istituzioni che richiedano un forte controllo regolamentare per farne parte, e proprio perché ognuno la pensa in modo diverso nessuno è disposto a sottoporsi a regole altrui. Internet permette di rapportarsi con gli altri, di far parte di qualcosa, di tanti gruppi, senza necessariamente sottoporre le persone ad un determinato codice di regole. Le innumerevoli piattaforme digitali consentono all’individuo di parlare a molte altre persone in giro per il mondo, di ascoltare ciò che dicono gli altri individui. Internet consente di fare ricerche in ogni luogo, di conoscere tutto con un solo click, di avere tutto il sapere dell’umanità in mano. Internet offre a tutti qualsiasi libertà. Anche l’accesso a pornografia o siti illegali.

Tuttavia l’uomo, che dopo la lettura di 1984 pensava ad un controllo universale delle vite delle persone, ha capito che non è la rigidità del Grande Fratello la chiave vincente, bensì è 5510161001_3a8ddedd56_o.jpgla libertà stessa a por
tare gli uomini ad un controllo maniacale delle singole vite private. Sembrerebbe assurdo da sentire, dichiarazioni infondate, eppure il cellulare nelle mani di chiunque o il computer che si usa per fare ogni qualsiasi cosa sono essi stessi le telecamere del Grande Fratello della vita reale. In questo mondo moderno sono proprio gli USA il governo tirannico e calcolatore. Microsoft, Google, Facebook, Skype ed Apple sono i collaboratori del moderno Grande Fratello.

Infatti, stando a quanto si legge sui giornali americani come il New York Times, queste enormi multinazionali del web hanno spiato telefonate e consentito alle forze segrete dello Stato americano come l’FBI di accedere ai dati personali dei loro utenti. Tale progetto è partito nel 2007 con George W. Bush in seguito all’11 settembre, affinché si potessero prevedere atti terroristici. E con tale scusa gli USA ancora oggi chiedono informazioni a questi colossi che controllano il mondo virtuale e questi ultimi collaborano, assicurando dall’altra parte agli utenti di mantenere la loro privacy.

Viene da chiedersi come facciano gli agenti dell’FBI a prevedere atti terroristici e garantire la sicurezza dei cittadini senza leggere messaggi, ascoltare chiamate o controllare foto.Si potrebbe dunque pensare che altre piattaforme, essendo meno diffuse di Facebook siano più sicure o garantiscano comunque la sicurezza dei dati, ma dopo un’attenta analisi si nota come anche siti altrettanto famosi come Instagram siano in realtà di proprietà di del colosso digitale di Zuckerberg. Pertanto anche tutte le foto di Instagram sono accessibili da parte dell’FBI. Non molto tempo fa, anche WhatsApp ha pensato bene di condividere i suoi dati con Facebook, donando a questo tutti i numeri di telefono che ogni individuo usava per comunicare con i propri contatti. Strano come, quasi in contemporanea, Facebook abbia chiesto, per rendere più sicuro l’accesso al proprio profilo, la conferma del numero che in vari casi già conosceva. Oggi, attraverso le impostazioni di WhatsApp si può richiedere di non condividere i propri dati con Facebook, ma questo riguarda solo il numero, non tutte le informazioni si possono bloccare.
L’ultimo scandalo che colpisce le vite private delle persone è la mail di Yahoo!. Da quanto confessato da due ex dipendenti, questa società avrebbe letto e conservato tutte le mail da due anni a questa parte per i servizi segreti americani (ancora non si sa se per l’FBI o NSA, coinvolti anch’essi per i precedenti scandali).

Quanto la vita dell’uomo moderno si fonda sull’invenzione di Internet e quanto sulle infinite tecnologie tutte unite fra loro? Tutti devono vivere avendo un accesso ad Internet, Internet ti dice cosa fare e cosa si pensa in momenti di bisogno, è sempre Internet ad occuparsi di trovarti un lavoro da svolgere e quali possono essere i tuoi passatempi. Tutti i libri del mondo si possono leggere attraverso Internet. Internet ti consente di scrivere liberamente. Niente esiste se non ne conferma l’esistenza Internet. Fonte e criterio di verità è Internet. Il Grande Fratello non esiste, esiste Internet.

LORENZO BITETTI

 

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