Italia-Germania, la storia infinita

I pronostici per la partita di sabato, fra timori e speranze di vittoria

Montpellier, Francia, 27 giugno 2016. E’ il minuto 91 allo Stade de France quando Darmian riceve un cambio di gioco perfetto da Insigne e dalla destra crossa in area, dove il pallone rimbalza una sola volta prima di essere insaccato al volo da lui,dall’eroe della serata il cui cognome ancora riecheggia in quello stadio: PELLE’! Italia 2, Spagna 0, “chiudete le valige amici, si va a Bordeaux!” commenta il solito euforico Fabio Caressa. E di nuovo ci troviamo davanti alla nostra nemesi (non certo solo calcistica), la Germania; ma stavolta c’è qualcosa di diverso: i tedeschi ci affrontano da campioni del mondo in carica, con in squadra fuoriclasse come Neuer, Boateng o Muller, e con i pronostici nettamente a loro favore – nonostante le ultime 8 partite ufficiali tra le due formazioni recitino quattro vittorie azzurre e altrettanti pareggi. Ma in fondo che importa dei pronostici? Tanto ci davano per vittime sacrificali anche contro la Spagna e, ancora prima, già contro il Belgio alla prima partita del nostro Europeo. In entrambe le occasioni il risultato parla chiaro, e lo fa anche “un certo giocatore” che ha chiuso entrambe le partite in zona Cesarini con due gol fotocopia.

Detto ciò, l’Italia quasi sicuramente avrà più di qualche problema: oltre al non convocato Verratti, in mediana il ct Antonio Conte dovrà fare a meno anche degli infortunati De Rossi e Candreva e dello squalificato Thiago Motta. Ben quattro assenze,pesantissime,oltretutto nella zona nevralgica del campo. Chi resterà lì in mezzo a difendere la difesa e impostare l’azione contro una Germania carica, in forma, ben lontana dall’esser sazia dopo il Mondiale vinto? La formazione più accreditata vede Florenzi e Sturaro a centrocampo insieme a Parolo e De Sciglio: dietro, quindi, spazio alla difesa a tre del “blocco Juve”,con Barzagli, Bonucci e Chiellini a difendere Buffon. In avanti quasi certa la conferma dell’ormai collaudata coppia Pellè-Eder.

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Il ct tedesco Joachim Loew

Non so quale sarà il risultato finale, ma sono abbastanza sicuro che Conte a bordo campo urlerà addirittura più del solito per guidare i giocatori a una vittoria che molti danno per impossibile. Tanto che il quotidiano tedesco “Bild”, sicuro del trionfo teutonico, ha riportato i sette motivi per cui la Germania batterà gli azzurri: ecco quindi che (scrivono) saranno i tedeschi in semifinale perché Jerome Boateng è in forma smagliante, perché Neuer è più forte di Buffon fra i pali, perché i tedeschi – il Bayern Monaco, nella fattispecie – hanno già battuto Conte in Champions League nel 2012 (in quel Bayern c’erano molti titolari dell’attuale Nazionale teutonica,come gli stessi Neuer e Boateng), perché il ct tedesco Joachim Loew ha imparato dai suoi errori dopo aver perso proprio contro l’Italia nell’Europeo 2012. Inoltre, adducono una motivazione che potrebbe essere pericolosamente vera: l’ambiente italiano è forse troppo entusiasta dopo la netta vittoria sulla Spagna. Su questo punto il tabloid teutonico ci ha messi in guardia, forse senza volerlo, perciò non lasciamo che l’euforia della prestazione di lunedì pregiudichi la nostra partita contro i tedeschi – che, fra l’altro, risultano sgraditi e antipatici a non pochi italiani, in termini sia politico-economici sia calcistici.

E noi, che punti di forza abbiamo? Sicuramente la sorpresa: pochi si sarebbero aspettati di vedere noi ai quarti al posto dei ben più quotati spagnoli, e in generale siamo rimasti stupiti da un’Italia così solida e convincente dopo il colossale flop di due anni fa, quando in Brasile non abbiamo superato un girone più che abbordabile con Inghilterra, Uruguay e Costa Rica. Ma soprattutto abbiamo visto tutti chi è stato il vero artefice di questa rinascita: Antonio Conte, attualmente uno dei migliori allenatori in circolazione, capace di raccogliere una Nazionale allo sbando e con un tasso tecnico non paragonabile a quello di formazioni come Germania, Belgio, Francia o Spagna e valorizzare al massimo ogni giocatore formando una squadra tattica, unita e con una grande intesa fra i singoli. Un’Italia capace di soffrire così come di esprimere bel calcio, segnare su azione e su palla inattiva (vedi gol di Chiellini alla Spagna, nato da una punizione di Eder), di mettere a tacere tutte quelle fastidiose voci che continuano a ripetere che gli italiani sanno solo fare catenaccio e contropiede.

ImmagineE adesso alzino la mano tutti gli italiani che vogliono smentire queste sette presunte motivazioni una dopo l’altra e prendersi la semifinale! Al ct il duro compito di schierare un undici titolare all’altezza della sfida: noi vogliamo vedere una Nazionale agguerrita, compatta, che gioca per vincere e non cede mai di un millimetro, proprio in stile Conte. E magari una Nazionale che possa farci sognare il tetto d’Europa e renderci un po’più orgogliosi di essere italiani… forza Azzurri!

GABRIELE GENNARINI

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