Paradosso

 

Io equilibrista sul filo del volere altrui,

Piuma al vento delle vostre decisioni;

Voi fin troppo abili

Puntate l’arma sulle mie debolezze,

prendete la mira e colpite.

Io, insensibile al mio dolore,

curo i vostri graffi d’orgoglio,

sanguinanti ,

non per la loro profondità

bensì poiché coperti dal mio sangue.

Sangue che nasce dalla ferita

Che voi mi avete causato.

Io, ignara, continuo a mendicarvi i graffi.

Voi, insensibili al mio sangue,

giudicate con sdegno l’aiuto che vi offro.

 

ELEONORA PAPOTTO

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