La notte del risveglio

Quella sera stavo solo in casa. Doveva venire tanta gente per la grande festa che avevo organizzato in casa poiché i miei genitori erano dovuti partire per lavoro e mio fratello stava da un mio amico. La grande festa del 666esimo Halloween. Certo, una grande fortuna festeggiarlo proprio a casa mia con tutti i miei amici. Quella sera doveva venire anche Sam. Non era la mia ragazza. A me sarebbe piaciuto se lo fosse stata, ma anche solo averla vicino mi faceva sentire felice. La notte era molto bella, con una grande luna piena, stelle molto luminose che illuminavano il cielo, a volte oscurate da nuvole tipiche da notte di film dell’orrore.

Si preannunciava tutto perfetto. Verso le 7:30 di sera cominciarono ad arrivare i primi invitati. Sam venne per prima. Eravamo molto legati. Per le 10 eravamo tutti presenti e la festa era avviata. Non c’erano preoccupazioni, l’alcol girava, c’era chi qualche canna se la faceva senza troppi problemi, chi si faceva completamente trasportare dalla musica alta, chi cercava altro da una ragazza che avrebbe visto solo quella notte. Le persone si stavano divertendo ed io ero soddisfatto di come stavano andando le cose. Io ero vestito da lupo mannaro, con particolari di scena ottenuti grazie a mio padre che fa l’attore di teatro. Stavo passando molto tempo con Sam quella notte, ma per un momento la persi nella follia della festa. Comunque non stavo solo. Vicino alla mezzanotte cominciai ad avvertire un fastidio. Mi stava salendo la fame, il mio stomaco si stava come ingrandendo, così decisi di andarmi a prendere qualcosa. Improvvisamente anche la musica cominciò ad essere molto alta, troppo alta, seppure il volume era sempre lo stesso. Il battito del ritmo era sempre più forte e lo sentivo nella testa come un martello. Il cuore mi cominciò a battere tanto forte che mi sembrava uscire dal petto. Il forte battito cominciò a farmi sudare, il vestito lo sentivo sempre più stretto. Il respiro si fece sempre più affannoso, sentivo l’aria calda dentro la maschera. Andai al bagno e mi ci chiusi dentro. Levai la maschera e cominciai ad accasciarmi a terra. Il costume lo volevo strappare. La pelle cominciò ad attaccarsi su di esso e mi sentivo sempre più immobilizzato, legato. La musica passava per la porta e mi faceva sentire la testa come una gabbia. Tum tum, tum tum, tum tum. Il cuore mi batteva dentro le tempie. Con le mani cercai di fare pressione vicino le orecchie, mi i battiti erano sempre più forti. Urlai per sovrastare i battiti, ma la bocca era troppo piccola per il forte suono che esercitavano le mie corde vocali. Improvvisamente tutto il mio corpo cominciava ad essere piccolo per il fuoco che stava divampando dentro di me. Il sangue lo sentivo fin troppo veloce nelle mie vene. Le braccia cercavano qualcosa che potesse fermare tutto ciò. I sensi sembravano troppo sensibili. Gli occhi li sentivo uscire dalle palpebre. Il naso percepiva ogni odore della casa. I denti diventavano troppo grandi per stare nella mia bocca che la sentivo troppo piccola. Il corpo cominciò a strappare il costume ormai troppo piccolo. Improvvisamente tutto il mio corpo riuscì a trovare una sua regolarità. La musica era ancora troppo forte e avevo una fame mai provata prima. Vidi la luna piena dalla finestra. La chiamai con un suono quasi liberatorio dalla gola. Quando riaprii la porta non so cosa sia successo. Il giorno dopo mi risvegliai con dei brandelli di costume addosso, il sapore del sangue in bocca. Ero ricoperto di sangue. La casa era ricoperta di sangue e c’erano pezzi di corpi sparsi sul pavimento e sulle pareti. Ero normale. Una donna mi venne ad abbracciare da dietro: “Calmo cucciolo mio, è tutto finito. Hai solo liberato il tuo spirito e ti sei liberato di ciò che ti faceva umano”. Davanti a me giaceva Sam, squarciata da ogni parte, sbranata nel ventre, però con la faccia pulita e ferma nell’espressione della sofferenza più atroce. È questo che succede nei dintorni le notti in cui gira Creepy, la strega dell’anima. Ormai liberata nella notte giusta, Creepy continuerà a girare per il mondo, presentandosi nelle notti giuste per liberare lo spirito più forte dei presenti affinché questo possa non essere più limitato dalla sua umanità e liberare il suo spirito in tutte le notti simili a quando lei ha fatto visita. Da questo tipo d’esperienze non ci si riprende.

LORENZO BITETTI

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