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Vorrei solo che qualcuno vedesse il mio dolore. Vorrei non sentirmi pazza mentre spalanco la bocca e non esce nulla, nessun grido, solo gemiti.  Vorrei che le mie lacrime fossero acido cosicché tutti possano vedere quanto in realtà sono scavate le mie guance. Avrei bisogno di volare, a voi non capita mai di dover volare? Quando ero piccola e volevo farlo socchiudevo gli occhi. E lasciavo che i raggi del sole rendessero questa triste realtà un po’ più magica, un po’ più sfocata, o forse solo più lontana. Non riesco più a scappare. Mi piacerebbe imparare di nuovo. Sapete, vorrei tanto non sentirmi pazza.

ROSSO

Ho l’inchiostro dietro gli occhi perché ho scritto il tuo nome sulle mie palpebre chiuse, ho cucito i tuoi baci sulle mie lacrime e ho lasciato che tutti sentissero le mie urla. Ogni grido, amore mio, sarà un giorno uno squarcio nel tuo petto, scalfirò la tua anima per scriverci il mio nome e ti lascerò solo sangue e lacrime salate. È un inno alla gioia il mio, un canto che si insinua tra le fronde delle tue più macabre passioni.

ROSSO

Ecco un altro giorno. Diario virtuale, scatola dei miei segreti. Argentata. Sei moltiplicazione, somma, sottrazione, radice, percentuale, radicale, limite. Sei virtuale. Contieni la mia verità. La mia attuale essenza. Essenza non di sogni ma di speranza. Non di violenza ma di rabbia. Non di amicizia ma di compagnia. Essenza virtuale su caratteri virtuali. Reali.

ROSSO

Senza Titolo

 

Che poi la verità  è che la vita è un classico. Un liceo classico dico. Che quando stai giù ti butta ancora più a terra: ti prende per i piedi e ti trascina nel baratro. La verità è che piacerebbe a tutti in alcuni momenti fare una pausa dalla vita: un salto in un mondo trascendentale, un po’ di pace nell’anima e  poi pronti  a ripartire. Ma la vita non ti aspetta, come i professori al liceo classico: loro vanno avanti. Anche se hai la febbre. Sarebbe più facile essere in un’altra scuola, scappare. Ma forse un giorno capirò che il classico mi ha formato non solo culturalmente. Ieri, ad esempio, pensavo che il classico mi ha salvato la vita. Oggi voglio andare al linguistico.

ROSSO

Senza Titolo

Sono rimasta senza vita.
Sono rimasta aggrappata ad una nuvola.
Ha piovuto ed io sono caduta con la pioggia e come la pioggia, goccia per goccia, sono tornata a terra.
E come una goccia mi sono ritrovata a sparire tra le crepe del terreno.
La terra beve tutto, mi prende e prosciuga. Mi ha tolto la voglia di vivere.
E forse ora vorrei solo sparire per volare libera.Ho bisogno di essere libera.
Mi sento obbligata e costretta da questo terreno che non mi fa respirare.
Vorrei tornare ad essere una nuvola, libera, guardare da lontano,  ascoltare la musica dell’anima, nel cielo, leggera, sola con tutti… volerei insieme al vento e bacerei il Sole della Vita.

ROSSO