Tutti in piazza per il clima

Venerdì 27 settembre sembra un giorno come tanti, invece e il giorno del Global Strike For Climate, lanciato dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg. Ma quale è lo scopo di questa manifestazione che ha portato giovani studenti e adulti a riempire le piazze di tutto il mondo? La risposta è semplice: salvare la Terra.

Milioni di ragazzi e adulti sono scesi nelle piazze e nelle vie delle città di tutto il mondo per protestare contro il riscaldamento globale, che sta velocemente uccidendo il nostro pianeta. Fiumi di persone hanno riempito le strade colorandole con i loro cartelloni fatti a mano, milioni di ragazzi si sono ribellati, milioni di voci si sono fuse in una contro un problema di tutti, in difesa del nostro futuro. Questi ragazzi hanno reso la giornata indimenticabile, hanno lasciato il segno nella storia e nei ricordi di tutti coloro che stanno vivendo durante un periodo di forte crisi climatica, uniti da una sola voce: salviamo il pianeta Terra.
150 i paesi che hanno aderito allo sciopero. Solo in Italia sono stati 1.000.000 i partecipanti. La scintilla che ha fatto esplodere questa protesta di massa è la giovane attivista sedicenne Greta Thunberg, la ragazza affetta dalla sindrome di Asperger con la camicia a quadri, l’impermeabile giallo e il cappello, la ragazza che ha infuocato gli animi di molti giovani. Ha cominciato scioperando il venerdì, sedendo davanti al Parlamento svedese di Stoccolma, iniziando questa protesta, facendosi notare poco a poco, e in pochi mesi è diventata una vera e propria icona attivista della lotta contro il riscaldamento globale. E noi, la generazione dei “nativi digitali”, siamo testimoni di questa protesta che ha infuocato gli animi di molti.
Ma vediamo il lato scientifico del problema.
L’effetto serra è un fenomeno naturale che trattiene una parte dei raggi infrarossi che arrivano tramite i raggi solari. Il 43% dell’energia solare è assorbita dalla superficie terrestre, il 33% viene rigettato nello spazio, e il restante 24% viene assorbito dall’atmosfera. L’effetto serra è un fenomeno naturale, ma secondo gli scienziati l’effetto serra antropico contribuisce da solo al 50% di questo fenomeno. Tutto ciò è causato dall’aumento di gas come anidride carbonica (che è in aumento continuo), metano, ossidi di azoto, CFC ed altri gas. Queste emissioni gassose eccessive sono provocate da industrie, mezzi di trasporto, allevamento, agricoltura e riscaldamento.
Il primo protocollo che ha avuto come obbiettivo quello di fermare il riscaldamento globale è stato il Protocollo di Kyoto, stipulato nel 1997, scaduto nel 2012.
Secondo moltissimi scienziati se l’inquinamento atmosferico non si fermerà, avremo ulteriori aumenti di temperatura, innalzamento dei livelli del mare, cambiamento delle fasce climatiche e aumento di fenomeni meteorologici violenti, quali uragani, ondate di caldo e freddo.
L’altro grande problema che sta uccidendo il pianeta sono le micro plastiche: riempiono i mari e uccidono la fauna e la flora marina.
Milioni di pesci e uccelli muoiono ogni anno per aver ingerito plastica, diverse spiagge vengono letteralmente invase da plastica, i rifiuti galleggiano nel mare, si sono formate isole nell’oceano fatte interamente di plastica, le tartarughe muoiono soffocate per aver ingerito buste di plastica dopo averle scambiate per meduse.
Per fortuna si stanno cercando soluzioni a questo grande problema che sta uccidendo il nostro pianeta.

VALERIE PUCCIONI

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