L’impresa eroica di Berrettini

US OPEN 2019. Un giovane ed impaurito Matteo Berrettini scende in campo nella famosa Grande Mela, per affrontare uno dei quattro Grandi Slam. Per un italiano, essere presente nel tabellone di un torneo così importante è già una svolta.

Il suo percorso incomincia martedì 27 agosto, quando vince con la strada spianata sul francese Richard Gasquet, perdendo solamente un set. Già dalla prima giornata dalla ESPN giungono complimenti da parte di appassionati del tennis, tra cui il famoso John McEnroe, che caricano positivamente Matteo. Al secondo turno incontra l’australiano Jordan Thompson, conosciuto per il suo famoso dritto con salto, ma che Berrettini riesce a battere con facilità, soffrendo per un momento al terzo set. Matteo Berrettini si porta a casa anche il secondo passo verso il trofeo e i 2000 punti del Grande Slam. Al terzo turno incontra il ventenne Popyrin, vincitore dell’Open di Francia Juniores nel 2017. Partono entrambi piuttosto contratti, ma a partire dal secondo set Berrettini si riprende e si porta a casa anche questo terzo turno.
La domenica seguente Matteo decide di farsi intervistare dalla sede del famoso programma italiano “SuperTennis”, in cui dice che le sue prestazioni sono migliori del solito, anche dopo il suo esordio a Wimbledon, finendo di giocare sui campi inglesi dopo gli ottavi di finale, persi contro il campione elvetico Roger Federer. Tornando sui campi newyorkesi, negli ottavi di finale incontra il russo Andrej Rublev, che nonostante la sua prestazione “olimpionica”, riesce ad essere sottomesso dall’italiano. Urla di gioia da parte dei tifosi connazionali di Matteo gli danno energia per scendere sul campo, per affrontare il gigante francese Gael Monfils, acclamato da tutti i tifosi per la sua velocità ed agilità in campo. Berrettini parte completamente in svantaggio, perdendo il primo set 6-3, ma riesce a conquistare i successivi due, approfittando della stanchezza muscolare di Monfils. Il francese recupera il quarto set, ma si arrende al campione italiano nell’ultimo set per 7-6.
Ecco perché in qualsiasi carriera dobbiamo credere in noi stessi per raggiungere obiettivi, come ha fatto Matteo Berrettini. Il ventitreenne fa cadere lacrime di gioia a tutti noi, perché siamo riusciti a conoscere un nuovo campione, che prima non riusciva a parlare neanche in pubblico per la sua timidezza. Ora sfortunatamente viene l’ostacolo difficile da superare: il re della terra battuta, il campione iberico Rafael Nadal. Il romano ha cercato di difendere il suo titolo nel primo set, con scarsi risultati, per poi inchinarsi allo spagnolo nel secondo e terzo set. Una partita durata appena 1 ora e mezza ha fermato il sogno di Matteo Berrettini di vincere il suo primo Grande Slam, o per lo meno di arrivare in finale.
Ora, tornato nella sua terra madre, riesce ad essere rispettato da tutti, nonostante la sua timidezza. Dopo 42 anni, finalmente un italiano riesce a conquistare il titolo di semifinalista agli US Open 2019 a New York, con l’agilità del corpo e della mente, usata da pochi atleti.

EDOARDO APPETITI

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