Animali fantastici e dove trovarli, I tardigradi

Sono ovunque, intorno a noi, nei deserti o in Antartide. Vivono in ogni angolo del pianeta sopravvivendo alle condizioni più estreme. Resistono a temperature da -200 fino a +150 °C, possono stare per decenni senza ossigeno né acqua. Riescono a sopravvivere dopo essere stati congelati nel ghiaccio.

Sopportano bombardamenti di raggi gamma e pressioni maggiori di quella che si trova nei fondali oceanici. Non muoiono se esposti ad alcune sostanze tossiche e si conservano anche nel vuoto dello spazio. Sembra impossibile? Non lo è. Sembra fantascienza? Nemmeno, tutto questo è reale.  Non arrivano a 1,5 mm di lunghezza eppure i tardigradi sono gli animali più resistenti che esistano. Comunemente conosciuti come “orsi d’acqua” i tardigradi sono un philum di invertebrati che comprende oltre 1000 specie finora classificate. Minuscoli e sconosciuti si insediano nei luoghi più impensati: dalla vostra insalata ad altezze superiori ai 6000 metri in Himalaya. Sono presumibilmente gli esseri più numerosi del pianeta, infatti, se qualche forma di vita extraterrestre dovesse mai farsi viva probabilmente identificherebbe la Terra come “il mondo dei tardigradi”.

Ma come fanno questi esseri minuscoli, quasi insignificanti, a non morire in situazioni così estreme?

In ambienti ostili o in situazioni di difficoltà i tardigradi possono contare su una capacità unica: l’incistamento. L’incistamento è un fenomeno biologico per cui l’organismo arresta ogni funzione corporea fino a quando le condizioni ambientali non sono nuovamente favorevoli. Durante questo fenomeno i tardigradi sono in grado di liofilizzarsi (processo che permette l’eliminazione dell’acqua dal corpo) e di produrre proteine specifiche, in questo modo riducono le loro dimensioni e perdono la possibilità di muoversi e contrarsi. Successivamente si circondano di un involucro detto cista. Così protetto, in uno stato di perfetta immobilità, il tardigrado sopravvive ad ogni catastrofe ambientale, in attesa che un po’ d’acqua lo reidrati nuovamente.

Stravaganti e quasi inverosimili, questi animali appaiono fisicamente semplici, ma, per quanto minuscoli, hanno in realtà una struttura decisamente complicata; sono dotati di un sistema nervoso cefalico complesso, la loro respirazione è esclusivamente cutanea e per nutrirsi utilizzano degli stiletti che perforano piante e animali per assorbirne le sostanze nutritive. Inoltre, quando questi invertebrati si trovano in ambienti dalle temperature bassissime, nel loro emocele (cavità all’interno del corpo contenente un liquido che bagna gli organelli e che assicura la distribuzione delle sostanze nutritive) si creano dei cristalli di ghiaccio a crescita controllata. I tardigradi sono anche provvisti di quattro paia di zampe ognuna provvista di unghie, ma, nonostante ciò la loro andatura è decisamente lenta e bizzarra. Proprio per questo vengono soprannominati “orsi d’acqua”, anche lo stesso nome tardigrada significa “che cammina lentamente”.

Grazie alle capacità di sopravvivenza dei tardigradi, che li rendono decisamente indistruttibili, dei ricercatori svedesi hanno tentato un esperimento dagli esiti davvero irreali! Questi piccoli organismi pluricellulari sono stati esposti per 10 giorni alle radiazioni e alla bassa pressione dello spazio e… sembra che se la siano spassata alla grande in questa loro passeggiata galattica!           

BIANCA DELLA GUERRA

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