Animali fantastici e dove trovarli: l’Axolotl

Il Nahuatlè, la salamandra messicana, l’eterno fanciullo,  Ambystoma Mexicanum… molti sono stati i nomi dati a questa prodigiosa creatura che, tuttavia, oggi è conosciuta semplicemente come Axolotl. Presso gli Aztechi era venerata come la reincarnazione del dio Xolotl, divinità dei lampi, della trasformazione e della morte, colui che guidava le anime dei morti verso Mictlan. Colui che non voleva morire.

Ma chi è realmente quest’essere incredibile dalle sorprendenti abilità? Chi è questo antico animale che da sempre risiede in Messico nel lago Xochimilco? Un anfibio. Già, la creatura che compete con i poteri dei supereroi di tutto il mondo è un sorridente esserino rosa. Ma non sottovalutatelo! Sulla rigenerazione ne sa quanto Deadpool e Wolverine! Infatti l’Axolotl ha la straordinaria capacità di rigenerare, senza alcuna difficoltà, non solo arti, organi e tessuti, ma anche parti del cervello e midollo spinale che, per la maggior parte delle creature viventi, sono impossibili da ricreare. Per di più i  tessuti di quest’animale sono così fertili che le sue capacità sfiorano l’inverosimile mettendo talvolta in mostra un numero maggiore di teste e arti! Ma qual’è il segreto di questa sua eccezionale rigenerazione? Ancora oggi è un mistero. Non bisogna affatto stupirsi se questa salamandra è una delle specie più studiate al mondo! Ciò nonostante, recentemente per far luce sui suoi segreti un team di ricercatori ha sequenziato il suo DNA ( tecnica che permette di stabilire la sequenza delle basi di una molecola di DNA ). Finora si tratta del più ampio genoma mai sequenziato con i suoi 32 miliardi di basi. Analizzando il DNA dell’Axolotl gli scienziati stanno cercando di capire quali geni sono coinvolti nei processi della rigenerazione e quali no. Inoltre, un aspetto interessante di questa loro capacità, è  che, se normalmente una crescita cellulare fuori controllo è sinonimo di cancro, nel caso di questi straordinari anfibi, nonostante rigenerino continuamente i propri tessuti, i tumori non vengono quasi mai sviluppati.

Ma le sue stranezze non sono ancora finite! In questo senso l’Axolotl è un vero e proprio miracolo biologico, in quanto è in grado di respirare in quattro modi diversi: branchie, cute esterna, membrana buccofaringea, e polmoni.

Inoltre quest’animale è una salamandra neotenica. La neotenia è la capacità di raggiungere la maturità sessuale allo stato larvale, in parole povere l’Axolotl può non arrivare mai allo stadio adulto di animale terrestre e rimanere per sempre nella sua forma giovanile, a meno che non ci siano fonti di stress legati all’ambiente o alla sovrappopolazione della specie. Non a caso veniva chiamato dagli aztechi l’eterno fanciullo!

Purtroppo in quanto a sovrappopolazione l’Axolotl non si deve minimamente preoccupare, difatti, come ci sottolinea il titolo di un articolo di National Geographic, “tutti amano l’Axolotl, eppure lo abbiamo quasi sterminato”. Proprio così, l’Axolotl è un animale praticamente estinto in natura. L’articolo prosegue precisando che “nel 1998 c’erano seimila Axolotl per chilometro quadrato, nel 2008 cento. Durante l’ultimo studio, in tre mesi i ricercatori non ne hanno trovato neanche uno.” Quali sono i motivi della sua graduale scomparsa? Le catture illegali e l’introduzione di nuove specie (come le capre, che si cibano delle sue uova) sono solo alcuni dei motivi. Sembra che la sua rapida diminuzione sia stata ampiamente causata dall’inquinamento che ne compromette l’habitat.

Pare poi che in Messico lo considerino una vera prelibatezza, soprattutto se arrostito.

Tuttavia non si può certo permettere che un animale tanto straordinario vada incontro all’oblio! Infatti per la salvaguardia degli Axolotl sono stati creati degli specchi d’acqua pulita separati da rocce e fitta vegetazione. C’è quindi ancora speranza per questo mitico anfibio che infiamma da sempre la curiosità dell’uomo, dagli aztechi alla scienza moderna, tanto che anche poeti e artisti ne hanno tratto ispirazione. Un esempio è Octavio Paz, noto diplomatico, poeta e scrittore messicano, vincitore del premio Nobel per la letteratura, che scrisse una raccolta di poesie in parte inspirate all’Axolotl.

 

Non batte il sole fermo in mezzo al cielo

non respira.

La vita non comincia senza il sangue,

senza la brace del sacrificio

non si muove la ruota dei giorni.

Xolotl rifiuta di morire.

Si nasconde nel mais ma viene trovato

si nasconde nell’agave ma viene trovato

cade in acqua e diviene Axolotl,

l’essere doppio

che “poi uccisero”.

 

Iniziò a girare il mondo,

una successione di date e di nomi:

Xolotl cane guida dell’inferno

colui che esumò le ossa dei padri

colui che accese il lume degli anni

il creatore degli uomini

Xolotl penitente

l’occhio esploso che piange per noi

Xolotl larva di farfalla

controfigura della Stella

chiocciola marina

l’altra faccia del Signore dell’Alba

Xolotl l’Axolotl.

( Octavio Paz, “La Salamandra”, 1962 )

BIANCA DELLA GUERRA

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