I campi di olivi
I campi di olivi si estendevano immensi
E lontanamente polverosi ai nostri sguardi,
come di un passato
catastrofico da noi mai
vissuto e forse mai avvenuto.
Riuscivo dal mio interno a sentire quel
Silenzio di logora consolazione
E vecchiaia
Chiaramente.
Il sottofondo distopicamente
Caldo ed estremamente
Calmo di quel luogo
Risuonava accompagnato da un canto
Sordo e melodico.
E mentre la luce
Si faceva radicalmente più forte
E la mancanza di
Rumore
Assordante ed assente
Si poteva percepire
Ogni frutto caduto a terra,
come in un cimitero.
C’era così tanta
Tristezza e così
Tanta pace e
Silenzio.
Sembrava di
Essere posizionati in
Un cerchio, un cerchio
Di linee
Senza barriere e senza
Nebbia, un cerchio dai
Lati smussati.
Una madre, una figlia, la morte e le olive.
Questa infinita solitudine
Mi guidava nel mio arrampicarmi
E sorridere
Sul ramo
Di un albero.
Un attimo prima
Della tempesta
Le foglie cadono dai
Rami secchi,
non vogliono vedere il sole.
SARA BUONOMINI