Editoriali dei direttori – novembre 2017

È difficile, al quinto anno, andare a scuola senza che un pensiero di nostalgia e, insieme, di serena consapevolezza affiori nella mente. Ripenso a quando ero poco più che ragazzino, solo qualche anno addietro, eccitato alla mera idea di stare con i più grandi, certo che di lì a poco quella scuola, questo mondo sarebbero stati proprio miei. I primi collettivi, persino la prima occupazione di cui non tutto ancora capivo, lo studio matto e disperatissimo prima del compito e le amicizie nuove, vere, profonde che conservo come quanto di più saldo, ad oggi, ho guadagnato: un bagaglio di sfide, errori e soddisfazioni che non si possono cancellare. Sento, tuttavia, che la mia prospettiva della realtà sia incredibilmente mutata: guardo con occhi diversi chi mi circonda, non mi basta più rimanere nel tracciato prestabilito che altri hanno disegnato per me, prima di me. Avrei voglia di evadere, forte delle convinzioni che qui ho maturato: alla mia scuola devo e sempre dovrò tanto, per l’opportunità di crescere che mi ha concesso. E poi mi incazza vedere come, in altre parti del mondo, possibilità simili appaiano irrimediabilmente precluse, sicché avrei tanta di quella voglia di sovvertire lo status quo che, a tratti, farei a pugni con tutto e con tutti. Cambio io, nel bene e nel male, cambiano anche le persone attorno a me. I miei rappresentanti d’istituto in quarta ginnasio, rispetto a tanti ragazzi con cui a scuola mi capita di confrontarmi, sembrano adesso anni luce distanti. Quella odierna mi pare a tratti una realtà differente, un caleidoscopio affascinante di umori e voci quantomai nuovo, un campionario di varia umanità tanto eterogeneo quanto intrigante. Ecco, scoprirne i segreti e le più recondite peculiarità è una nuova sfida per me, tanto immerso in tale universo e tanto ancora curioso di carpirne i segreti. Eppure, sembra passato un attimo da quando, a quattordici anni, ero seduto all’ultimo banco della mia prima classe liceale.

ALESSANDRO DI SERAFINO

_____________________________________________________________________

Cari lettori e aspiranti scrittori, poeti e novellatori carissimi, fermate il vostro frenetico orologio e immergetevi nell’otium: ritrovatevi critici appassionati della realtà che vi circonda o perdetevi nel mondo delle idee o nel vostro ideale mondo, e fatevi guidare la mano da ciò che vi frulla in testa: articoli, poesie, interviste, racconti, disegni… tutto ciò che vorreste trovare scritto nel vostro giornale. Magari poi, se un’impellente interrogazione non limita il tempo al vostro imperturbabile desiderio di meditazione, soffermatevi anche sulle riflessioni degli altri, dando una letta a queste poche pagine competenti, scorrevoli, interessanti e ironiche (sempre se voi per primi avete intenzione di renderle tali).

Qualora siate timidi e ancora poco preparati ad accogliere la grandissima fama che ne deriverebbe, potete pure scrivere sotto pseudonimo o in forma anonima, creando un fitto alone di mistero attorno alla vostra persona che renderebbe senz’altro più avvincenti le vostre composizioni… e poi chissà, magari un giorno qualcuno indagherà sul vostro giovane talento e scoprirà, dietro la vostra timida maschera, un futuro giornalista.

Quel che conta in fondo è che ci piaccia il nostro giornaletto, e che abbiamo il desiderio di migliorarlo qualora ancora non ci soddisfi, che non rimanga spazio dedicato a pochi, ma diventi una preoccupazione comune, in quanto specchio della collettività quanto più possibile sincero.

Radunate dunque i verba che volant, staccate una penna dalle loro ali e scrivete quello che avete trovato, sperando che vi conduca all’eterna gloria letteraria di cui avete sempre saputo di essere degni.

ANDREA CRINÒ

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Google photo

Stai commentando usando il tuo account Google. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...