Dante

Fu facile per Dante far le rime,

per lui, lo fondator dell’italiano,

poiché poteva usar egli per prime

parole giammai dette dall’umano;

parole che variavan con il vento,

portate dalla vena di poeta,

suffissi inventati sul momento

per mantener la sillaba più lieta:

colei che con le sillabe del verso,

sorelle sue, con essa poi contate,

faceva conto mai d’un po’ diverso

dal verso sotto par in nobiltate.

Meglio i sogni suoi di film odierni,

financo sogna mondo post-mortale,

li scrive poi nei versi sempiterni

che restano cultura generale.

Non rise mai d’amore la sua faccia,

colpa di sua musa ispiratrice,

dei versi fea fucil della sua caccia,

ma mai se la sposò la sua Beatrice.

ANDREA CRINÒ

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