Editoriali dei direttori (febbraio 2017)

Care lettrici e cari lettori,

finalmente La Lucciola ritorna sui banchi del Manara (e online, non dimentichiamocelo) col numero di febbraio, dopo una assai lunga pausa di quasi due mesi. Eppure, eccoci di nuovo qua, molto prossimi al superare la stagione dei raffreddori e delle feste, della neve (chi l’ha vista quella?) e dei maglioni di lana che ti fanno pensare che gli anni ’80 forse non sono ancora del tutto passati. Insomma, fra meno di un mese arriverà la primavera e con lei, chi lo sa, si spera, tante novità. Noi della redazione de La Lucciola le nostre novità – e non solo nostre, bensì quelle di un po’ tutto il globo – siamo più che onorati di continuare a fornirvele. Come sempre, infatti, il presente numero saprà soddisfare – crediamo vivamente – un po’ tutti gli appetiti: quello per l’attualità, in Italia e all’estero, quello per il cinema, il fumetto, la letteratura, il teatro. Tutto ciò senza dimenticarsi dell’ultima sezione del giornale, dedicata alle poesie e ai racconti degli studenti di questo istituto.

“Trova il tempo di leggere, è la base del sapere”, recita una ballata irlandese, e questo è l’invito che ci sentiamo di farvi, quello a leggere, in generale, o più in particolare, a leggerci. Potrà sembrare arrogante o sfacciato o, peggio ancora, presuntuoso un invito del genere, ma così non è: è il consiglio di un amico, anzi di un’amica, di un grillo parlante, anzi di una lucciola che da anni svolazza per le aule del nostro liceo.

Buona lettura, e ci si vede al prossimo numero.

FRANCESCO PASSARETTI

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A inizio anno, con l’uscita del primo numero de La Lucciola sotto la direzione mia e di Francesco, mi ero riproposto di iniziare ogni editoriale con una citazione; un proposito, questo, che mi trovo a tradire già all’inizio del secondo quadrimestre (l’ultimo – si spera – che passerò in questa scuola). Mi trovo, inoltre, ad accantonare tutti i classici argomenti da editoriale di giornalino scolastico di cui ho stancamente trattato negli ultimi mesi. Eppure di cose ne sono successe, negli ultimi tempi. Potrei parlarvi della cogestione, per esempio, oppure potrei parlarvi dell’uscita del primo numero dell’Eco dello studente (sì, si tratta di quel fascicoletto che vi è stato appioppato il giorno prima dell’inizio delle vacanze di Natale). Potrei, quantomeno, avere il buon gusto di accampare qualche scusa riguardo lo spaventoso ritardo con cui è uscita questa Lucciola. Tuttavia, come ormai avrete capito, non è di questo che voglio parlarvi. In effetti non voglio parlarvi di niente; voglio semplicemente spostare la vostra attenzione su un fatto straordinario che sicuramente avrà colpito voi come ha colpito me: la scoperta di TRAPPIST-1, la stella a circa 40 anni luce da casa nostra che pare avere le carte in regola per fungere da casa di qualcun altro. E vorrei tanto che, dopo aver letto queste poche righe ammassate disordinatamente, questa sera vi venga in mente di guardare in cielo, e di cercarla con i vostri occhi.

DAVIDE RUBINETTI

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