Amore

Osservando nel paesaggio nebbioso le due montagne accavallate poco sopra dove si pone normalmente lo sguardo, vi sono due figure sdraiate, la mano di lui sul viso di lei, le mani di lei lungo i suoi fianchi.

La foschia copre i loro volti e il rumore lontano cascate li tiene in un momento fisso tra il sonno e la veglia.

Quando il limitar del sole scende sotto di loro, su coprono l’un l’altra con una coperta scura.

Sono lì, fermi e tacciono, serrati al loro corpo roccioso, uno sull’altra e tutto il resto è pace.

Logorati dal tempo, invecchieranno, per lo sgorgare del ghiacciaio o la rapidità della cascata, uno sull’altra, silenziosi.

E quando di loro sarà rimasto nulla, ci sarà sempre quel silenzio, non ci sarà più la cascata, non ci sarà più il ghiaccio e solo si parlerà, osservando il paesaggio, di queste due montagne e della loro storia d’amore.

Se ne parlerà come si parla del passato, dei nonni che non ci sono più, dei loro baci dati, dei baci rubati.

Si parlerà degli infiniti, del silenzio e della pace.

SARA BUONOMINI

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