Sono nel bosco

Sono nel bosco e cammino, cerco la mia libertà tra i rovi di queste fronde. Respiro libera, la assaporo per poco, ho paura, è calata la notte. Strani ululati e ringhi sembrano seguirmi ovunque io vada, mi sento fragile, spaesata. Ma dentro di me nasce una sensazione che pensavo di aver dimenticato: sono lupo, gatto, serpente, aquila, verme. Ora quei versi che mi spaventavano mi sembrano voci familiari, e mi addormento, cullata dal vento. Una volta sveglia non riconosco più nulla e i rovi attorno a me sembrano una prigione. Chiudo gli occhi, respiro, e una volta riaperti le foglie del bosco si tingono di blu, e presto come queste tutto. Tutto blu. Vedo l’infinito.  Si apre verso di me e mi stringe in questo silenzio blu. Volo, non potrei fare altro. Mi spingo in alto, sempre più in alto mentre cerco dei confini a questo universo. A terra tutto è pesante, ma io sono leggera. Non più case, non più alberi, rovi, animali. Qui c’è di più. Qui è oltre. Qui è arancione. Tutto arancione, la mia anima sorride. Ho le ali dell’aria. Volteggio, danzo e rido come l’aria. Sono ossigeno puro. E scendo seguendo la melodia della mia anima fino a quando a terra non divengo radice. Solide radici di una quercia centenaria, o seme? Sì… dal vecchio al nuovo. Vengo al mondo portando l’universo ancora dentro, sono debole rispetto al vento che gioca con me, ma non mi abbatto e rido quando le nuvole piangono commosse guardando la vita che cresce e la morte che avanza. E rido con il sole che è mia madre, mi dona se stesso per farmi esistere. Sono alta, potente e magnifica come una vecchia quercia centenaria. Di nuovo qui, immobile, a osservare il mondo in silenzio, mentre mi innamoro. Camminiamo mano nella mano io e lui, lo amo come so di non poter più fare, questa quercia è la nostra promessa: siamo uniti in cielo e in terra da qualcosa di nostro come radici e rami. Ora tanti colori, tante facce dolore e a volte la serenità.  E mi ritrovo di nuovo qui. Dopo anni. Il mio amore è potente come prima, ma io sono diversa, più grigia, più diffidente. Rivedo il verde dei suoi occhi nelle foglie e sento la sua voce che mi sussurra con il vento, e sono libera. Altri colori, facce lacrime e sorrisi e per l’ultima volta sono qui con il peso di ogni emozione provata sulle mie spalle. Fatico a camminare, ma voglio rivedere i suoi occhi verdi almeno un’ultima volta. Eccoli, nascosti tra le foglie della quercia, sorrido e vivo. Vivo, ora più che mai, ora che i miei occhi sembrano assenti, ora che la mia vita sta per riportarli verso l’infinito. Sono sul letto, il mio respiro affannato sembra un orologio che batte la mia ora. Ero entrata nel bosco per cercare la libertà, sono libera, e mi sento potente mentre l’infinito si avvicina, un vortice di colori, un altro, ora nero, ora bianco. L’Universo mi ha baciata.

ANGELICA

 

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