La Lucciola

Sogno mattutino

Retro Copertina Giugno (di Aria)

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O cielo del mattino
il sole è prossimo allo zenit
e la tua tinta è celestiale
come il pastello di un bambino

ma oltre il tuo azzurro
incombe un nero denso
e tu sei carico di vapore acqueo
che emette un armonioso scampanio
mentre sale ad altitudini magnetiche
e che gli uomini rimpiangono
quando attraversano le sabbie.

Foschia opalescente
sudore degli oceani
che vela di miraggi
e offusca gli orizzonti
con squillanti goccioline

mentre il Cercatore avanza
sotto stanchi meridiani
fra anomalie di longitudine:

“Qual è il mio azimut?”

Guarda!

“È forse l’ascesa di un topazio
e di miti gemme fiammeggianti
per la tua solarità?”

Rimpianti di tempi
felici
quando il sole era Dio
e una vitalità senza confini
brillava in noi.

Siamo persi
in abissi desolati
in latitudini lontane
dalla nettunica sublimità dell’Ozono

ozein… ozein… ozein…

pervaso d’eteree vibrazioni
increspato dai venti stellari
originati da astri distanti
con le loro nenie soporifere.

Pulsano.

Annienta l’urlo dell’immenso
la tua forza microscopica?

O custode dei cieli superiori
ove si ode il mirabile verso
di uccelli metamorfici
lascia che io migri
in quelle melodie cromatiche

irradia
di puro sfolgorio
la mia Meraviglia
o iperurania maestà
o divina luminosità
l’Irreale!

SAND SEALOR

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